Maltempo, Giunta Cirio al lavoro per supportare strutture e produzioni

Martedì verrà trasmessa a tutti i sindaci dei territori colpiti dalle recenti perturbazioni la procedura per il ristoro dei danni. Sopralluoghi dell’assessore Bongioanni e delle associazioni agricole

Eliana Puccio 26/04/2025
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Proseguono i sopralluoghi dei rappresentanti della Regione, accompagnati nelle diverse tappe da sindaci e amministratori locali e dai vertici delle tre principali associazioni imprenditoriali agricole, per procedere alla stima dei danni causati dalla recente ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte e riportare la situazione alla normalità, stanziando adeguati ristori.

«Ho effettuato la ricognizione dei danni provocati dal maltempo alle aziende agricole delle province di Cuneo, Torino e Alessandria» – ha dichiarato l’assessore a Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni.

«In provincia di Cuneo – ha spiegato – le problematiche sono state causate principalmente da movimenti franosi, così come sulla collina tra Torino e Casale. Nel Canavese e in provincia di Alessandria sono state invece provocate dalle esondazioni che hanno procurato danni strutturali e danni ancora più ingenti alle colture. Proseguirò anche la ricognizione nel Vercellese».

«Da parte degli imprenditori agricoli – ha affermato l’esponente della Giunta Cirio – ho percepito un clima generale di grande preoccupazione, condiviso dai presidenti e direttori delle associazioni di categoria e dai sindaci che mi hanno accompagnato nell’intera giornata. Ho visto centinaia di ettari di patate, cereali e colture orticole completamente distrutti. La richiesta corale è di una maggiore attenzione alla pulizia degli alvei fluviali con il disalveo di inerti e l’asportazione di materiale legnoso, visti da tutti come i primi responsabili di danni importanti che stiamo lavorando per quantificare».

Immediato è statto l’avvio delle procedure per la raccolta delle segnalazioni di danni e l’accesso ai ristori. Come ha evidenziato lo stesso assessore Paolo Bongioanni: «Per i danni alle strutture aziendali e alle infrastrutture di servizio interaziendali come le strade, le aziende dovranno trasmettere le segnalazioni ai Comuni, ai Consorzi gestori dei comprensori irrigui oppure ai Consorzi di gestione delle strade interpoderali». «Una volta raccolte e caricate da questi ultimi sul portale regionale Nembo – ha precisato – potranno attingere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale Agricoltura ai sensi del Decreto legislativo 102 del 2004».

«Nella giornata di martedì – ha quindi annunciato l’assessore regionale – trasmetterò a tutti i sindaci del Piemonte il protocollo della procedura. Per i danni subiti da colture e produzioni agricole, le aziende attingeranno invece al fondo mutualistico nazionale AgriCat: in questo caso a presentare la denuncia dovranno essere i singoli imprenditori in proprio o attraverso i centri d’assistenza».

Dopo l'ondata di maltempo della scorsa settimana nel Torinese, sono 130 le aziende agricole che hanno contattato Coldiretti per segnalare danni alle coltivazioni, ai terreni e alle strutture produttive. Un primo calcolo degli uffici Coldiretti, stima l'ammontare dei danni in circa tre milioni di euro.

L'associazione degli agricoltori ha raccolto le segnalazioni di una quindicina di aziende colpite in Valle di Susa, una ventina nel Pinerolese, una trentina tra Chivassese e area nord della cintura di Torino, due nel basso Canavese e una settantina tra Eporediese e Alto Canavese.

Nella zona di Strambino si è anche svolto un sopralluogo con l'assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni, che ha potuto constatare la situazione.

«La cosa più urgente – ha ribadito Bongioanni – è comunicare tutti i danni ai Comuni perché, a loro volta, li possano trasmettere alla Regione. In questo modo potremo avere la perimetrazione dei fondi colpiti, quantificare i danni effettivi e inoltrare al Governo le richieste di risarcimento».

Secondo Coldiretti, questo nuovo evento alluvionale ha riportato alla luce il problema della prevenzione. «Gli agricoltori di queste zone hanno sempre convissuto con gli eventi alluvionali – ha affermato il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – ma adesso ci dicono che le piene sono sempre più improvvise, veloci e con volumi di acqua che un tempo erano eccezionali e oggi sono la normalità. Soprattutto, ci parlano di alvei pieni di ghiaia e sabbia che non ce la fanno a smaltire apporti sempre più irruenti di acqua e detriti. Dobbiamo aprire una vertenza per la protezione dell'agricoltura e del territorio dagli effetti del cambiamento climatico e rivedere il sistema assicurativo».

L'assessore della Giunta Cirio ha preso l'impegno di portare queste istanze alla Conferenza Stato Regioni dedicata all'agricoltura che sui terrà nei prossimi giorni a Genova.

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