La Cgil striglia il Comune di Torino

Il sindacato di via Pedrotti lancia un altro affondo contro il sindaco Stefano Lo Russo e l’Amministrazione di centro sinistra. Dopo le polemiche sul processo per il crollo della gru, la Cgil attacca ancora, stavolta sulle code agli Uffici Immigrazione

Eliana Puccio 24/01/2025
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La Cgil continua a pungolare il sindaco Stefano Lo Russo e l’Amministrazione comunale di centro sinistra.

Dopo le polemiche sulla scelta del Comune di Torino di rinunciare all’azione penale nei confronti dei cinque imputati per omicidio per i tre operai morti nel crollo della gru di via Genova del 18 dicembre 2021 in cambio di soli 55 mila euro (comprensivi dei danni materiali alla strada e del ‘danno di immagine’) – definita dalla Cgil «incomprensibile» – ora il sindacato torna a fare la voce grossa sulla situazione delle centinaia di migranti in coda ogni giorno negli Uffici Immigrazione della Questura di corso Verona 4, in condizioni che da via Pedrotti definiscono «inumane», le cui responsabilità – spiega una nota – «ricadono direttamente sul Governo locale, in particolare su Prefettura e Comune di Torino, e sulla Questura, che non ha ancora individuato una soluzione credibile» per questa «ignobile situazione».

La situazione appare da ieri in miglioramento, come scrive la stessa Cgil, che registra «un primo segnale di intervento», avvenuto però soltanto dopo «settimane di protesta». Viene infatti ora prevista l’installazione di wc chimici e di tensostrutture che possano offrire riparo e condizioni decorose alle persone in attesa.

Dichiarano Federico Bellono, segretario generale Cgil Torino, ed Elena Ferro, segreteria Cgil Torino. «È un primo risultato positivo che non risolve però la questione in modo definitivo, come invece chiediamo da tempo. Serve lavorare per individuarla e fornire chiare risposte circa le soluzioni che apprendiamo dai giornali, soprattutto in merito al personale che manca, alle aperture di nuovi sportelli presso i commissariati, alla disponibilità di una sede definitiva, nonché al tema delle prenotazioni online, già operative in altri Uffici Immigrazione».

«Porteremo questi temi – annunciano – il prossimo 29 gennaio al Tavolo della Prefettura che ha convocato, su richiesta sindacale, il Comitato Territoriale per l’immigrazione: in quella sede chiederemo di risolvere i temi strutturali che richiedono interventi immediati».

Concludono Bellono e Ferro:«La situazione può essere più o meno critica, a seconda delle condizioni meteo e della stagione, ma al fine di cambiare marcia è necessario individuare una nuova struttura, aumentare l’organico e modificare le procedure di accesso agli uffici. Valuteremo i fatti che seguiranno alle promesse di queste ore, perché nessuno più di noi è interessato a risolvere un problema che riguarda tante persone, per la maggior parte lavoratori, che di quei documenti hanno bisogno innanzitutto per poter lavorare».

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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