Preoccupa lo slittamento della riapertura del collegamento ferroviario Italia-Francia attraverso il Frejus, chiuso da un anno per la frana a La Praz in territorio francese. Questo punto è stato al centro di un incontro tra il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e il presidente dell'Unione Industriali Torino, Marco Gay, presente in collegamento anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
«Abbiamo condiviso con il governo - sottolinea Cirio - la preoccupazione per i tempi lunghi comunicati dalla Francia per la riapertura dei collegamenti sul Frejus. E abbiamo offerto la disponibilità di Torino e del Piemonte a offrire tutto il supporto tecnico e ingegneristico che dovesse essere necessario per accelerarli. Quel collegamento è strategico sia dal punto di vista turistico, sia per le nostre imprese».
«Il vicepremier - aggiunge il governatore del Piemonte - ci ha assicurato il massimo impegno dell'Italia e ha confermato la disponibilità, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ad affrontare in maniera sistematica il tema dei collegamenti tra il Piemonte e la Francia, anche alla luce della chiusura a partire dal 2 settembre del traforo del Monte Bianco».
«Tra Italia e Francia - rimarca Gay - c'è un asse economico e industriale tra i più importanti, che deve tornare alla normalità quanto prima per incentivare nuovi investimenti, oltre all'export. Di qui a dieci anni con l'ultimazione del Terzo Valico e della Torino-Lione, saremo al centro di due assi commerciali e industriali che porteranno sviluppo. La collaborazione anche istituzionale oltre che industriale deve proseguire stabilmente: anche con la Francia, nello spirito del trattato del Quirinale firmato da Matterella e Macron».