«Il sistema penitenziario del distretto Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta è allo sbando». Questo è l'allarme lanciato dall'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria dopo gli ultimi episodi dei giorni scorsi avvenuti in alcuni istituti piemontesi.
«Nel carcere di Ivrea - dicono dall'Osapp - si sono verificati gravi disordini interni, contenuti a fatica da un personale di polizia penitenziaria allo stremo, costretto a turni massacranti. È stato inoltre rinvenuto un telefono cellulare nella tasca di un detenuto, in palese violazione delle norme».
Sempre a Ivrea, aggiungono dal sindacato «quattro agenti tirocinanti sono stati assegnati a una camera fatiscente, in condizioni indecorose, tanto da essere costretti a dormire a proprie spese in un alloggio esterno». A questo proposito l'Osapp ha chiesto l'intervento del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria per valutare «eventuali responsabilità disciplinari dei vertici locali».
A Torino, nei pressi del padiglione C, «grazie agli agenti, sono stati recuperati circa 100 grammi di hashish, lanciati dall'esterno all'interno di un calzino zavorrato con pietre, mentre ad Alba una sedia a rotelle lanciata per le scale da un detenuto ha colpito un'ispettrice, alla quale sono stati assegnati tre giorni di prognosi» riferisce il sindacato «La gestione del distretto è fallimentare. Abbiamo già chiesto le dimissioni del provveditore regionale. È urgente un intervento ministeriale: il ministro Nordio faccia chiarezza. È tempo di rivedere i vertici del carcere di Ivrea e di quello di Alba, dove il caos continua senza sosta», sottolinea Leo Beneduci, segretario generale Osapp.