Scandendo ad alta voce in coro la richiesta 'Free free Shahin', a Torino venerdì sera 400 persone sono partite in corteo dalla centrale Piazza Castello in direzione della via Pietro Micca.
Alla testa del serpentone illuminato dalle fiaccole compare un grande striscione sul quale si legge: "Free Shahin Nobody Deported For Supporting Palestine'. La fiaccolata che sta attraversando il centro di Torino è stata organizzata in solidarietà e contro l'arresto di Mohamed Shahin, il 47enne imam della moschea di via Saluzzo, di origini egiziane ma in Italia da vent'anni, espulso perché ritenuto dalle autorità di polizia «una minaccia concreta, attuale e grave per la sicurezza dello Stato».
L'accaduto, diventato un caso politico, vede le opposizioni sulle barricate per chiedere al governo di bloccare l'iter verso il rimpatrio. Shahin attualmente si trova nel Cpr di Caltanissetta. In quanto oppositore di Al Sisi, ritiene di correre un grave pericolo in caso di rimpatrio e ha presentato domanda per il riconoscimento della protezione internazionale.
Durissima la presa di posizione di Forza Italia attraverso le parole del senatore Roberto Rosso e di Marco Fontana, rispettivamente segretario provinciale e cittadino di Forza Italia, per la. fiaccolata organizzata ieri nel capoluogo piemontese a favore della liberazione dell’imam Mohamed Shahin: «Una parte della politica torinese vorrebbe un mondo distopico dove a governare siano i delinquenti fatti passare come martiri. A Torino assistiamo a manifestazioni di vicinanza per un esponente religioso che ha derubricato la mattanza israeliana del 7 ottobre come autodifesa e di decine di maranza, presenti ai cortei di sciopero e studenteschi che prendono le parti del capo dei maranza Don Alì. Ma non solo osserviamo esponenti politici che partecipano ad appelli per la liberazione di eversori Pro Pal che hanno aggredito gli agenti e messo a ferro e fuoco la città, ospitati in un immobile pubblico occupato come Askatasuna. Spiace constatare che certa sinistra solidarizzi contro i torinesi e a favore di chi invece disgrega la comunità, la mette in pericolo, la minaccia. Siamo estremamente preoccupati che certa politica vada a braccetto con certi personaggi e non se ne vergogni neppure: vogliamo continuare ad essere governati da questi personaggi? Torino è diventata una grande zona grigia in italia, con interi quartieri posti sotto scacco di minoranze di delinquenti abituali, compatiti da esponenti di chi governa la Città è ora di invertire la rotta e che i torinesi si riprendano le periferie! Siamo abituati a rispettare le manifestazioni, in questo caso però si è passato il segno, andando oltre alla decenza».