La situazione idrica in Piemonte si conferma critica a causa del perdurare di afflussi insufficienti e dell'assenza di precipitazioni significative.
«A questa emergenza si aggiungono le temperature elevate dovute all'ondata di caldo che sta investendo la Regione proprio in questi giorni, tutti da bollino rosso, che hanno ulteriormente ridotto le portate dei corsi d'acqua, e dall'assenza di neve alle quote medio-alte, nonostante lo zero termico sia salito oltre i 4500 metri». Ad affermarlo la sezione piemontese dell'Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi).
Gli operatori dell'organizzazione aggiungono: «L'insieme di queste condizioni sta portando gran parte del territorio in una condizione di marcata carenza idrica, proprio durante la fase di fioritura del riso, con la stagione che volge ormai al termine nel territorio risicolo più importante d'Europa. Secondo i dati dell'Osservatorio utilizzi idrici, Anbi Piemonte aveva inizialmente fissato il livello di severità idrica a 'Media con precipitazioni', ma tali piogge non si sono verificate. A fronte del peggioramento delle condizioni, si chiede di definire uno scenario di severità idrica Alta per i bacini idrografici dei torrenti Elvo e Cervo e per alcune derivazioni specifiche».
L'allarme di Anbi arriva dopo quello lanciato da Coldiretti pochi giorni fa e che aveva denunciato come scarseggi l’erba in montagna rendendo critica la situazione per le mucche. Mentre pascolavano le mandrie alle quote di inizio stagione, in alto l’erba già ingialliva. Il risultato è che ad appena metà stagione manca già l’alimentazione naturale per gli animali. E sicuramente mancherà il pascolo di settembre per mancanza di rigenerazione.