Diciotto anarchici prosciolti per aver aiutato migranti
Riconosciuto lo stato di necessità, da oggi è possibile occupare per anni un edificio
Assolti per avere agito «in stato di necessità». È terminato così a Torino in Corte d'appello il processo a diciotto anarchici che per anni occuparono abusivamente una ex casa cantoniera a Oulx, in Valle di Susa, per dare assistenza ai migranti che tentavano di andare in Francia.
I giudici hanno accolto la richiesta delle difese - spiega uno degli avvocati, Danilo Ghia - di applicare l'articolo 54 del codice penale, in base al quale non è punibile chi commette un fatto perché «costretto dalla necessità di salvare sé o altri da un pericolo di un danno grave alla persona». In primo grado l'assoluzione arrivò per «tenuità del fatto».