Debito consapevole, La Scialuppa Crt propone una Giornata nazionale

Ogni punto di inflazione porta con sé 100 mila nuovi casi di sovraindebitamento. In Piemonte l’11,7% della cittadinanza vive in povertà relativa

Elena Marchisio 03/02/2025
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«Ci troviamo quotidianamente di fronte a famiglie e persone che non riescono più a sostenere i prestiti contratti – afferma il presidente della Fondazione La Scialuppa Crt, Ernesto Ramojno – e si trovano seriamente a rischio usura. Al di là dei numeri ufficiali, il nostro Osservatorio evidenzia un quadro preoccupante: molte famiglie, per scarsa conoscenza o per decisioni impulsive, contraggono debiti che poi non riescono a gestire. Al di là degli istituti bancari e delle società serie, che applicano criteri rigorosi basati sulla capacità di indebitamento, c’è una galassia di realtà - dalle zone grigie della legalità fino a veri e propri usurai - che non si curano della reale situazione economica dei clienti, sfruttandone anzi le difficoltà. E questi casi spesso sfuggono a ogni analisi».

«Proponiamo il 31 gennaio – dichiara – come data simbolo: rappresenta un momento di riflessione, quando le famiglie, passate le festività natalizie, possono fare il punto sulle proprie finanze e pianificare le spese per l’anno nuovo. Per questa ragione, vogliamo istituire la Giornata del Debito Consapevole».

La capacità di indebitarsi in modo responsabile può essere un motore positivo per l’economia. Tuttavia, il problema nasce quando si passa da finanziamenti necessari a debiti contratti per spese non essenziali o troppo onerosi, che, sommati ad altri impegni finanziari, mettono famiglie e individui in grave difficoltà.

La Scialuppa da oltre 25 anni assiste coloro che si trovano in temporanea difficoltà economica e che, non essendo più ‘bancabili’, anche a causa dell’elevato indebitamento, sono a rischio usura. Ha assistito in questi anni più di 18 mila casi, con oltre 47 milioni di finanziamenti bancari concessi assistiti da garanzia gratuita.

Investire tempo nell’educazione finanziaria e mantenere un atteggiamento critico verso le proprie decisioni di spesa sono passi fondamentali per garantire la stabilità economica e psicologica. Il debito è uno strumento da non demonizzare, ma da gestire con intelligenza e misura.

«La lotta all’usura ha diversi alleati: la diffusione di una cultura del risparmio, la consapevolezza dei rischi legati al sovraindebitamento, la collaborazione sinergica delle realtà che operano sul territorio per contrastare le diverse forme di povertà – afferma Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione Crtt – e la Scialuppa è un esempio di come la Fondazione abbia tradotto la propria missione in azioni concrete a favore delle fasce più fragili della società, offrendo da oltre 25 anni non solo un aiuto economico, ma anche un sostegno umano e morale, aiutando le persone a evitare il ricorso all’usura e a riprendere in mano il proprio futuro con dignità e speranza. La Fondazione continuerà a lavorare per rafforzare questa preziosa rete di aiuto e sviluppare nuovi strumenti di sostegno e inclusione».

Un recente studio condotto dall’associazione Libera mette d’altra parte in luce un elemento cruciale: la paura. È infatti il timore di ritorsioni o di un’esposizione pubblica a spingere molte vittime di usura a non chiedere aiuto, alimentando il sommerso e rendendo estremamente difficile una fotografia precisa del fenomeno.

I dati raccolti evidenziano che, sebbene solo il 3,21% dei torinesi consideri l’usura un problema ‘molto grave’, il 10,55% dei rispondenti dichiara di conoscere vittime di usura, segno di una diffusa sottovalutazione del fenomeno o reticenza nel denunciarlo.

Un aspetto centrale emerso dallo studio è che la paura delle ritorsioni rimane il principale ostacolo alla denuncia, citata dal 54,61% del campione nazionale, seguita dalla sfiducia nelle istituzioni (17,71%). A Torino, l’usura spesso si presenta come un’alternativa al credito legale per le piccole imprese in difficoltà, in particolare in un contesto di crescente inflazione e crisi economica.

Un altro elemento che alimenta il terreno fertile per il sovraindebitamento è la povertà, che spinge molte famiglie a ricorrere a prestiti per far fronte alle spese quotidiane, spesso senza le necessarie garanzie finanziarie.

Secondo dati recenti (dell’Annuario statistico regionale del Piemonte, elaborato dall'Ufficio statistica della Regione con l'Istat territoriale), nel 2023 l’11,7% degli individui in Piemonte viveva in famiglie in povertà relativa: un dato stabile rispetto al 2022, ma in aumento rispetto al 10% registrato nel 2021. Questo incremento evidenzia un progressivo peggioramento delle condizioni economiche di una fascia sempre più ampia della popolazione.

Il numero di casi seguiti dalla Scialuppa Crt negli ultimi 25 anni, oltre 18 mila, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ampio e radicato.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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