«Accogliamo con grande favore la decisione del Governo di prorogare fino al 31 dicembre 2025 l'efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni rilasciate secondo la disciplina introdotta nel 2020 per l'emergenza pandemica, in materia di dehors» – dichiara l’assessora piemontese a Turismo e Cultura, Marina Chiarelli, a seguito dell’approvazione del Ddl Concorrenza in Consiglio dei Ministri, che ha recepito le istanze portate avanti in Piemonte dal senatore Gaetano Nastri (Fratelli d’Italia).
«Questo provvedimento – spiega – rappresenta un passo significativo verso una regolamentazione strutturale del settore, garantendo continuità e stabilità ai pubblici esercizi. In un periodo in cui il turismo in Piemonte sta vivendo una stagione di rilancio straordinario, questa misura non solo sostiene il settore della ristorazione, ma contribuisce anche a consolidare la ripresa economica della regione».
«Ringraziamo il Governo – conclude l’assessora – per l'attenzione e l'impegno dimostrato nel promuovere politiche a lungo termine che rendono più competitiva e sostenibile l'offerta turistica piemontese».
Sulla stessa linea, il senatore piemontese Gaetano Nastri, che ha sollecitato l’adozione della normativa: «Sono felice – dichiara l’onorevole – che nel Ddl Concorrenza approvato in Cdm, il Governo Meloni abbia prorogato al 31 dicembre 2025 la norma sui dehors. Già l’anno scorso, grazie a un mio emendamento al precedente decreto, eravamo riusciti a garantire la possibilità di continuare, sino al 31 dicembre 2024, a tenere tavolini, dehors, pedane su strade, marciapiedi e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico».
«Ora con questa nuova misura – prosegue Nastri – Fratelli d’Italia garantisce non solo posti di lavoro e certezze per gli imprenditori del settore, ma uno stop a tante forme di abusivismo che danneggiano i nostri centri urbani. Sono convinto che nel Decreto da emanare entro un anno riusciremo a riordinare e coordinare le concessioni ai pubblici esercizi trasformando gli spazi esterni di bar e ristoranti in elementi di una più generale riqualificazione delle città fondata sul decoro, sulla sicurezza, sulla socialità, sull’attrattività e garantendo l’accessibilità a persone con limitata o impedita capacità motoria nel caso di occupazione di marciapiedi».