Corso di Queer studies a Torino, striscione Blocco studentesco
Lamentano una un'assillante campagna mediatica e scolastica che mira alla cancellazione dell'identità e della famiglia
Militanti del Blocco studentesco Torino hanno affisso ieri sera uno striscione vicino al Campus Luigi Einaudi «per ribadire la decisa opposizione del movimento in merito al corso sui 'Queer Studies', che terranno alcuni attivisti Lgbt in 18 diverse lezioni a partire dal 17 febbraio 2025».
Lo si legge in un comunicato in cui gli studenti del Blocco affermano: «Si tratta dell'ennesimo attacco all'istruzione, portato avanti da coloro che supportano una propaganda totale incentrata su giovani studenti, i quali si trovano assediati da un'assillante campagna mediatica e scolastica che mira alla cancellazione dell'identità e della famiglia, oltre all'indottrinamento politico subito da docenti schierati apertamente con l'estrema sinistra cittadina».
«Anziché soffermarsi su problematiche più importanti per gli studenti - afferma in una nota il movimento - l'UniTo risponde istituendo un corso basato su una pseudoscienza e che nel dibattito risulta superfluo e inconsistente, oltre che rappresentare un becero tentativo di rieducazione da parte di una determinata categoria ideologica, per instillare sempre di più nei ragazzi quelle teorie che si uniformano perfettamente al disegno politico neoliberale che vuole distruggere le identità».
«I militanti del Blocco studentesco - conclude la nota - saranno sempre dalla parte di un'istruzione libera e pensante e che faccia maturare risposte al declino demografico e psico-fisico degli europei, per essere pronti a combattere in quest'epoca di totale disorientamento, asservita alle leggi di mercato e alla divisione interna dei popoli».