Assalto a gazebo Fdi, «sembravano gli anni Settanta»
Un testimone racconta in tribunale a Torino i fatti che hanno coinvolto alcuni anarchici
«Sembrava di essere tornati agli anni Settanta e quasi non riuscivo a crederci. La cosa più gentile che ci dicevano era 'fascisti di m ...'».
Così un attivista di Fratelli d'Italia, ultrasessantenne, ha commentato il parapiglia che si scatenò il 13 febbraio 2021 a Torino per opera di un gruppo di antagonisti davanti a un gazebo allestito dal Partito in città al mercato di piazza Foroni. L'uomo è intervenuto in tribunale per testimoniare al processo che vede imputati due anarchici per il reato di rapina.
Nella ricostruzione dell'accusa, il gruppetto di antagonisti tentò di portare via due bandiere e il banchetto fu rovesciato con una pedata. Un giovane attivista di Fratelli d'Italia fu colpito alla nuca da una catena rigida a forma di 'U', di quelle che si usano per legare le biciclette, riportò un trauma cranico e in ospedale gli applicarono due punti di sutura.
«Ero il più vecchio di tutti – ha affermato il testimone – e tentai di discutere con loro civilmente. Mi pareva anche di esserci riuscito. Comparve poi uno sconosciuto tutto vestito di nero e pochi secondi dopo scoppiò il caos. Devo dire che, secondo me, a salvarci sono stati dei ragazzi nordafricani di un banco di frutta e verdura: sono intervenuti e li hanno spinti via. Gli sono davvero grato per questo».