È stato approvato ieri sera in Consiglio regionale del Piemonte l'aggiornamento del Piano regionale di qualià dell'aria che prevede anche l'istituzione di una struttura speciale deputata ad analizzare tutti i possibili scenari con le relative proposte di aggiornamento.
Il piano è articolato su ambiti di intervento, con relative misure e azioni. I macrosettori individuati sono quattro: mobilità e aree urbane, con azioni che favoriscano la promozione del trasporto pubblico, la riduzione dei veicoli inquinanti e gli interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana; sul settore energia e biomassa, azioni che riguardino la transizione energetica da combustibili fossili a fonti rinnovabili; attività produttive con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni dei processi produttivi e infine l'ambito dell'agricoltura e zootecnia.
«Oggi, dopo un lungo e complesso lavoro, approviamo questo piano che consente di affrontare la transizione ecologica con un metodo scientifico, perchè è stato realizzato sulla basa dei dati e delle indicazioni elaborate da Arpa, a cui abbiamo chiesto di valutare l'efficacia delle azioni messe in campo per rispettare i tempi e gli obiettivi dell'Europa - ha dichiarato il presidente del Piemonte Alberto Cirio - A questa Europa però abbiamo anche chiesto maggior supporto, e risorse, per consentire ai Paesi di lavorare alla tutela dell'ambiente in maniera sostenibile per i cittadini, specie per i piu' deboli. Con questo piano infine sono individuate competenze chiare tra tutti gli enti e le istituzioni locali, un sistema di monitoraggio efficace e tempestivo e soprattutto fondi importanti e certi. Il piano infatti ha una dotazione complessiva di 4 miliardi, di cui 2,8 già operativi, che finanziano una serie di misure che riguardano vari settori, dalla mobilità all'energia, dalle attività produttive all'agricoltura», ha concluso.
Paolo Ruzzola, presidente di Forza Italia in Regione ha aggiunto «Con questo piano la Regione Piemonte ha messo al centro di ogni misura un approccio di tipo scientifico come a più riprese sottolineato dal Governatore Cirio. Si è partiti dalla relazione di Arpa, si è fatto uno screening di tutte le fonti emissive che producono inquinanti e si è provveduto a proiettarne la valutazione al 2025 e al 2030 studiando misure concrete per ridurre le emissioni. L’approccio è stato a 360 gradi andando a interessare gli agenti inquinanti da mobilità, riscaldamento, attività produttive e agricoltura. Ma tutto ciò si è tentato di farlo in modo non ideologico come visto in Europa ma tentando il più possibile di rendere gli obiettivi raggiungibili e compatibili con il nostro territorio. Forza Italia sull’agricoltura ha più volte sottolineato che alcune misure penalizzavano eccessivamente un comparto che ha fortemente subito già i danni da cambiamenti climatici ed è quindi sicura che come promesso dall’assessore verranno adottate quelle misure di buon senso concordate con Coldiretti per mitigare le doverose misure per migliorare la qualità dell’aria ma con buon senso. Su questo punto staremo molto attenti perchè l’agricoltura è un comparto strategico per la nostra Regione sul quale si gioca anche la partita ambientale del futuro».