Più risorse in Piemonte per ridurre le liste d’attesa

L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, continua a investire e spiega che non ci sono tagli al bilancio della sanità regionale. Anzi, annuncia visite mediche fino alle 22 e nei week-end

Loredana Polito 02/02/2025
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«Nessun taglio ai fondi per il contrasto al gioco d'azzardo patologico, ai disturbi del comportamento alimentare e ad altre voci del bilancio previsionale 2025 della sanità. In compenso aumentano le risorse per la riduzione delle liste d'attesa, che passano da 25 a 37 milioni di euro. Ribadisco che i numeri del Bilancio della sanità vanno letti con attenzione, altrimenti si corre il rischio di creare allarmismo e di diffondere notizie non corrette».

È quanto ha comunicato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, in occasione della discussione del Bilancio previsionale 2025 per la sua materia nella Quarta Commissione consiliare.

Riboldi ha ribadito che per il contrasto al gioco d'azzardo patologico «si è in attesa del nuovo decreto ministeriale relativo all'annualità 2025».

Per il progetto dello psicologo nelle scuole, «il finanziamento 2024 copriva fino al mese di aprile 2025 ed è stato approvato un emendamento nella legge statale che prevede un finanziamento nazionale di 28,5 milioni di euro in due anni». Anche sul fronte dei disturbi alimentari, «nessun taglio – ha sottolineato l'assessore – in quanto lo Stato con un nuovo decreto assegna 732mila euro sino all'annualità 2026».

Anche per la salute mentale, «il Piemonte è una delle Regioni che spende di più, disponendo di dieci Dipartimenti di salute mentale e 23 reparti ospedalieri, ed è intenzione della Regione potenziare la rete territoriale anche avvalendosi della professionalità degli psicologi: a breve sarà istituito un Tavolo di lavoro con le associazioni che rappresentano i malati e le loro famiglie».

«Nessun taglio» pure per le malattie rare, per le quali il Piemonte, ha detto Riboldi, «disporrà del finanziamento nazionale di 2,5 milioni di euro». E neppure per la fibromialgia, «in quanto vengono riportate le cifre previste nella legge di riferimento, ossia 15 mila euro per il 2025».

A maggioranza la Quarta Commissione, presieduta da Luigi Icardi, ha quindi espresso parere consultivo favorevole al Defr e al Bilancio di previsione 2025-2027, relativamente alle materie sanità, livelli essenziali di assistenza (Lea), prevenzione e sicurezza sanitaria, edilizia sanitaria. Defr e Bilancio, nel loro complesso, la prossima settimana verranno discussi nella Prima Commissione e poi passeranno all’esame del Consiglio Regionale del Piemonte per la definitiva approvazione.

Approfondendo le tematiche, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha invitato a «una discussione scevra da preconcetti, che porti a ipotizzare percorsi condivisi che, come nel caso del futuro Piano socio-sanitario regionale, vadano al di là della durata della legislatura».

Sulle liste d’attesa, l’esponente della Giunta Cirio ha affermato che «il primo rimedio per ridurle è l’appropriatezza delle prescrizioni da parte dei medici di medicina generale» e ha annunciato che «entro metà febbraio verrà lanciato un Piano semestrale straordinario e volontario di ampliamento dell’orario di diagnostica e visite fino alle ore 22 e anche il sabato e la domenica, pagato a prestazione aggiuntiva».

Per quanto riguarda Case e Ospedali di comunità e Centrali operative territoriali finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) l’assessore regionale alla Sanità ha dichiarato che «le 46 Centrali sono già completate. Tutte le Asl hanno una ‘time line’ di avanzamento lavori molto specifica per i 30 Ospedali e le 91 Case di comunità a cui non si può ovviare se non per cause di forza maggiore».

Nelle prossime settimane verrà inoltre sviluppato il progetto per la «Umanizzazione in Pronto Soccorso», di cui abbiamo scritto sul nostro quotidiano, per una presa in carico globale della persona, inclusi gli aspetti sociali e relazionali, in modo che la riqualificazione, il ri-ammodernamento e una corretta informazione a pazienti e familiari, permettano di vivere in modo migliore la permanenza nei Pronto Soccorso: dal momento dell'arrivo alle fasi che precedono e seguono il triage.

Intanto prosegue l’inchiesta giudiziaria su medici infedeli della Città della Salute e della Scienza di Torino che effettuavano indebitamente visite private e operavano in cliniche private in orario di servizio.

Al riguardo il commissario straordinario Thomas Schael ha annunciato che potrebbe presto dire basta alle visite private all’interno degli ospedali pubblici.

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