Medici di famiglia, uno su due ha più di 1.500 pazienti

A lanciare l'allarme uno studio della Fondazione Gimbe. In Liguria ne mancano 112 in Piemonte 431

Monica Bottino 05/03/2025
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Sono stressati a causa di eccessivi carichi di lavoro (specialmente burocratico), non trovano facilmente sostituti per concedersi qualche giorno di ferie e sono sulla prima linea «di fuoco» quando i cittadini hanno problemi di salute. I medici di famiglia rischiano di diventare come erano qualche anno fa i panda: una razza in via di estinzione. Lo dicono le cifre della Fondazione Gimbe: in Italia ne mancano oltre 5.500, il 52% è sovraccarico di assistiti, 7.300 andranno in pensione entro il 2027. Inoltre sempre meno giovani scelgono la professione: nel 2024 non sono state  assegnate il 15% delle borse di studio, con punte di oltre il 40% in 6 Regioni. Intanto,l’invecchiamento della popolazione aumenta i bisogni di assistenza: gli over 80 sono  triplicati in 40 anni. Senza contare, infine,  che in Liguria, a fine 2023 erano già 100mila i cittadini senza medico di base. La ricerca mette inoltre in evidenza che tra il 2019 e il 2023 i medici di famiglia in Liguria si sono ridotti del 13,2%, rispetto alla media nazionale in calo del 12,7%. «L’allarme sulla carenza dei Mmg spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - riguarda ormai tutte le Regioni e affonda le radici in una programmazione inadeguata, che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi». Inoltre il massimale di 1.500 pazienti, stabilito nel 1984 quando la popolazione in media era più giovane, appare del tutto inadeguato oggi con un’età media della popolazione italiana più elevate, specie in Regioni come la Liguria e il Piemonte, Secondo i dati del Ministero della Salute, inoltre, il massimale di 1.500 assistiti è superato da oltre la metà dei Mmg in 10 Regioni:  la Liguria appena sotto la media nazionale (50,7%), il Piemonte sopra la media (54,1%). La percentuale sale oltre i due terzi in Veneto (68,7%) e sfiora i tre quarti in Lombardia (74%) (figura 3). «Questo livello di sovraccarico - commenta Cartabellotta - riduce il tempo da dedicare ai pazienti, compromettendo la qualità dell’assistenza».
Non solo. «Tra il 2014 e il 2017, il numero annuale di borse di studio ministeriali per il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale si è mantenuto intorno a 1.000, un numero largamente insufficiente a coprire il fabbisogno di nuovi Mmg rispetto ai pensionamenti attesi. Successivamente, il numero è aumentato sino a 4.362 nel 2021, grazie al sovrapporsi di due finanziamenti straordinari: 3.277 borse stanziate dal DL Calabria (2019-2022) e 2.700 dai fondi del Pnrr (2021-2023). Dal 2022, il numero di borse è progressivamente diminuito, stabilizzandosi intorno a 2.600 nel 2023 e nel 2024». Le cifre ufficiali ci dicono che  nel 2024 i partecipanti al concorso nazionale sono stati inferiori al numero di borse disponibili: la mancata presentazione di candidati è molto evidente in alcune Regioni come in Liguria (-42%, Piemonte -24%), che tuttavia non è la peggiore in questo senso.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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