Liste d'attesa, assessore alla Sanità Federico Riboldi annuncia che ogni settimana farà punto della situazione
L'obiettivo della Regione è di incrementare di 50mila unità gli esami entro giugno
"Per il recupero delle liste si parte con quelle più vecchie anche sulla base anche delle disponibilità fornite dalle singole aziende sanitarie dopodiché ogni settimana la control room istituita in Regione fa il punto della situazione". Così l'assessore piemontese alla Sanità, Federico Riboldi sul piano per ridurre le liste d'attesa precisando che "la prestazione aggiuntiva però non è l'unico metodo perché se recuperassero in questo modo tutte le prestazioni arretrate non faremo altro che creare nuova offerta. Ciò su cui dobbiamo lavorare è sulla necessità d'offerta e sulla puntualità delle cure perché la vera sfida - ha concluso - non è curare l'aspettativa, ma curare la necessità".
L'obiettivo è arrivare a 50 mila prestazioni in più entro giugno. Questo è il target del piano messo in campo per il recupero delle liste d'attesa nella sanità piemontese. Un piano partito partito a inizio gennaio che oggi, secondo i dati della Regione, ha già prodotto 8 mila prestazioni in più. Per dare gambe a tutta la strategia, nel bilancio di previsione del 2025 sono stati destinati 37 milioni di euro all'abbattimento delle liste di attesa, 12 milioni in più rispetto al 2024
"Il Covid ha lasciato un debito di sanità pubblica a persone che non hanno potuto farsi visitare, non hanno potuto curarsi e questo si abbatte come un macigno. Un macigno che però noi abbiamo affrontato con determinazione e con impegno, stanziando più risorse che abbiamo tolto da capitoli meno importanti per destinare alla sanità pubblica. Perché la salute delle persone è la cosa più importante che ci sia". Così il governatore del Piemonte Alberto Cirio, presentando il piano per l'abbattimento delle liste di attesa in Sanità. "Con il nuovo piano che prevede prestazioni aggiuntive anche in orario serale e nei fine settimana - ha spiegato Cirio - riusciremo ad abbattere le liste d'attesa con 50.000 prestazioni aggiuntive che faremo entro giugno. Vuol dire che persone le quali hanno visite programmate a più lunga scadenza verranno chiamate e la loro visita verrà anticipata entro la prossima estate. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire al territorio la salute, che deve essere la prima delle nostre preoccupazioni". "Siamo a cinque anni giusti oggi dal Covid - ha ribadito il presidente - i conti sono in ordine, il 2024 chiude con l'equilibrio di bilancio anche nella sanità pubblica regionale del Piemonte, perché bisogna fare delle scelte. Noi le scelte le facciamo giuste, nel senso che facciamo ciò che si deve fare quando le risorse sono poche: darsi delle priorità. E per noi le priorità sono i nostri anziani e i nostri bambini, che vuol dire i nostri ospedali e le nostre scuole". (