Il 9 novembre appuntamento al polo universitario Rita Levi Montalcini di Asti per parlare di cure contro il fumo

Il fumo è la prima causa di morte evitabile nei paesi occidentali e uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di numerose patologie

Elena Marchisio 05/11/2024
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Asti ospiterà sabato 9 novembre al polo universitario “Rita Levi Montalcini” (dalle 8 alle 13,15) un Convegno sul problema del fumo dal titolo "Metodi e cure del Centro Anti-Fumo".

Tra i relatori: Gianfranco Mirra (medico di medicina generale), Roberta Liberalato (psicologa del Serd), Anna Maria Toffano (direttore della Farmacia ospedaliera dell’Asl At); Maggiorino Barbero (Direttore del Dipartimento Materno – Infantile) parlerà di “Donne e fumo: l’epidemia che non vogliamo coniscere” , mentre Marco Scaglione, Direttore della Cardiologia e del Dipartimento di Medicina, illustrerà i danni del fumo sull’apparato cardiocascolare. Il convegno è principalmente indirizzato a medici, infermieri, psicologi, educatori professionali e studenti (l'iscrizione è possibile sulla piattaforma Ecm della Regione Piemonte).

Il fumo è la prima causa di morte evitabile nei paesi occidentali e uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie tumorali, cardiovascolari e respiratorie come la Bpco, Broncopneumopatia cronica ostruttiva. A livello mondiale, secondo le stime dell’Oms, sono 8 milioni i decessi annui provocati dal consumo di tabacco, mentre si ritiene che l’esposizione al fumo passivo sia dannosa per la salute, causando annualmente circa 1,2 milioni di morti. In Italia si ritiene che siano attribuibili al fumo di tabacco fra 70.000 e 90.000 morti all’anno.

Rivolgendosi ai Centri Anti Fumo dell’Asl AT, è possibile ricevere interventi terapeutici perso-nalizzati. I protocolli prevedono l’integrazione della terapia farmacologica, che ha lo scopo di ri-durre i sintomi fisici e psicologici dell’astinenza (mancanza di tabacco), con colloqui di sostegno al cambiamento della gestualità e delle abitudini legate al fumare.

All’interno del percorso è inoltre possibile partecipare al gruppo Mindfulness, pratica che si è dimostrata efficace nel favorire un maggior controllo dell’impulso a fumare e dunque utile per prevenire le ricadute.

Nell’ultimo anno su 141 persone che hanno portato a termine il trattamento, 98 hanno smesso di fumare, mentre le altre hanno comunque ridotto il numero di sigarette consumate giornalmente.

«Chi ce l’ha fatta riferisce che abbandonare il fumo è stato un po’ come rinascere: fa sentire più forti, più sicuri e più liberi, rende felici e orgogliosi. Si sta meglio fisicamente fin da subito ed, inoltre, si può utilizzare il denaro risparmiato per acquistare qualcosa che si desidera da tempo o per fare una vacanza con la propria famiglia», riferiscono gli operatori dell’Asl AT.

Il Centro Anti Fumo dell’Asl AT, attivo da molti anni, vede lavorare fianco a fianco: medici, psicologi, educatori e infermieri. Le sedi sono 3 e si accede direttamente, senza l’impegnativa del medico curante: ad Asti all’Ospedale Cardinal Massaia e in via Baracca 6. Per informazioni e appuntamento: 3351417222 o 0141482817, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16; a Nizza Monferrato, terzo piano Presidio territoriale ex Ospedale S.Spirito. Per informazioni e appuntamento: 0141 483414-483406 dal lunedì al venerdì dalle 8,30-13,15.

 

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