Ferie "vietate" per i medici di famiglia: mancano i sostituti

Stimamiglio, segretario regionale Fimmg: "Non si trovano nemmeno per le colleghe che devono andare in maternità o per le malattie"

Monica Bottino 27/08/2024
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Tempo di vacanze concluse - o ancora da fare - per tanti, ma non per tutti. Molti medici di famiglia, per esempio, le ferie non possono proprio concedersele perché non trovano sostituti. Succede in Liguria come in altre parti del Nord Italia, mentre nel Sud la situazione sembra un po’ meno preoccupante. Per ora. Un problema di cui si parla da qualche anno, ma che recentemente ha assunto caratteristiche davvero allarmanti, come spiega il segretario ligure della Fimmg, federazione dei medici di medicina generale, Andrea Stimamiglio. «Siamo in emergenza, lo diciamo da tempo - spiega - Mi ha appena telefonato una collega che deve andare in maternità, ma non trova nessuno per sostituirla, allo stesso modo un altro collega, in malattia, sta facendo i salti mortali... non possiamo più andare avanti così, tanto che i giovani medici la nostra professione non la vogliono più fare. Quando i giovani laureati vengono nei nostri studi a vedere come lavoriamo, scappano, non se la sentono, e preferiscono fare altre cose. Come diventare specialisti e andare a lavorare in ospedale».
Non che la situazione in corsia sia rosea, ma certamente è meno grigia che nello studio di un medico di medicina generale, con 1.500 pazienti o anche di più. Ma come siamo arrivati a questo punto? «Certamente il problema è dovuto a una programmazione sbagliata nell’ingresso nella professione che ci portiamo dietro almeno dal 2010 - continua Stimamiglio - senza contare la burocrazia, che è diventata una parte preponderante del nostro lavoro. Poi c’è il problema delle visite specialistiche, difficili da prenotare. Chi non possiede un’assicurazione o non può andare privatamente dallo specialista, in attesa di trovare posto viene in studio da noi, anche tre, quattro volte in un mese per lo stesso problema che non riesce a risolvere. I nostri studi sono pieni tutti i giorni». La situazione ligure è in bilico anche perché l’età media dei medici di famiglia è abbastanza alta, e viste le condizioni difficili di lavoro, chi può, appena ne ha la possibilità va in pensione. Ed è così che i suoi 1.500 pazienti restano senza medico, «orfani» di una figura fondamentale per la salute e l’equilibrio perché il medico di famiglia è il primo interlocutore di chi non sta bene. C’è anche da dire che i giovani medici, dopo un iter lungo e difficile per arrivare alla laurea, quando devono scegliere una specializzazione preferiscono qualcosa di più economicamente vantaggioso, che possa dare loro la possibilità di guadagnare anche nel privato. «La preparazione del medico di famiglia è affidata alle Regioni, ma in Liguria, negli ultimi tempi, non si è arrivati nemmeno a coprire tutti i posti disponibili, che sono circa 60-70 all’anno», continua il segretario Fimmg. Troppe ormai le controindicazioni di una professione che richiede il massimo impegno, non ha orario e vincola moltissimo anche la vita privata. Tanto che, per fare qualche giorno di vacanza, i medici fanno i salti mortali per trovare un collega sostituto, e ci sono giovani che facendo i sostituti «di professione» ormai vivono meglio di colleghi più anziani: non hanno tutte le loro responsabilità (i pazienti preferiscono comunque il loro medico e se lui e lei va in vacanza per una settimana o due lo aspettano piuttosto che farsi visitare dal sostituto), possono scegliere i periodi in cui lavorare e decidere anche quanto guadagnare. Perché pare che - a Genova - ci siano anche offerte al rialzo: in teoria il sostituto dovrebbe guadagnare al giorno quanto il collega che sostituisce, ma per cercare di accaparrarselo qualcuno gli offre di più  (il medico di famiglia paga di tasca propria chi lo sostituisce qualunque sia il motivo). Un «mercato» che dimostra quanto la situazione sia davvero sbilanciata. E il futuro non promette nulla di buono. «Almeno fino al 2027 avremo una parabola discendente sui numeri dei medici», chiosa Stimamiglio. Poi si vedrà.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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