Caretti (Cisl): «Per uscire dalla crisi servono ammortizzatori sociali europei»

Il segretario regionale uscente, che si ricandida, traccia un lucido quadro della crisi e propone alcune soluzioni in occasione del XIV Congresso cislino a Torino

Loredana Polito 23/05/2025
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È iniziato con l'esecuzione degli inni nazionale ed europeo da parte del tenore Leopoldo Lo Sciuto il quattordicesimo Congresso regionale Cisl al Centro Congressi Lingotto Fiere di Torino, con lo slogan «Contrattare, partecipare, innovare. Per i diritti, con l’Europa».

Ha aperto i lavori Cristina Maccari, segretaria Cisl Piemonte, che ha ringraziato Rsa e Rsu che ogni giorno si impegnano nel loro lavoro e nel compito di rappresentanza.

Alessio Ferraris, segretario generale Fnp, è stato eletto come presidente del Congresso, che si concluderà oggi.

È stato poi proiettato un video realizzato dal Team comunicazione Cisl Piemonte, guidato da Rocco Zagaria, con un appello alla pace in Ucraina e in Medio Oriente e un ricordo della strage ferroviaria di Brandizzo, per la quale si attende ancora il rinvio a giudizio.

È intervenuto anche il sindaco del Comune di Torino, Stefano Lo Russo, che ha evidenziato le «difficoltà nel trovare una rotta, una strada in un quadro internazionale complesso». «Oggi dobbiamo far fare all’Unione Europea un salto in avanti» – ha detto. «È necessario intraprendere – ha aggiunto il primo cittadino torinese – una battaglia culturale, politica e sindacale per riportare al centro le Istituzioni europee, contro il sovranismo, per non essere spazzati via dagli scenari della competitività mondiale».

«Una grande organizzazione come la Cisl – ha concluso Stefano Lo Russo – può giocare, non da sola, un ruolo importante per promuovere occasioni di sviluppo, formazione e lavoro».

Il cuore della giornata congressuale di ieri è stata la relazione del segretario generale piemontese Cisl uscente, Luca Caretti – che si ricandida alla guida del sindacato regionale – tenuta alla presenza del segretario confederale Cisl Giorgio Graziani e dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi. In video-collegamento è intervenuto anche il governatore piemontese Alberto Cirio.

Nel suo intervento, Luca Caretti ha evidenziato «uno spostamento di manodopera da settori tradizionali (manifattura e industria) verso terziario e servizi. Una tendenza confermata dalla pesante crisi che sta toccando la filiera dell’automotive (tessile e meccanico), l’acciaio e alcuni pezzi dell’agroalimentare. Situazione che segna anche un arretramento dal punto di vista della qualità salariale». «È allarmante – ha detto – l’incremento della Cig e va concretizzato nel più breve tempo possibile quanto dichiarato dal presidente della Regione nell’incontro del 17 maggio in merito alla possibilità di un rifinanziamento della cassa integrazione da parte dell’Europa».

«Per conservare e attrarre nuova impresa – ha proposto Caretti – è indispensabile ragionare su un miglioramento del sistema energetico, valutando, anche attraverso una diversificazione delle fonti, l’efficientamento dell’attuale, anche aprendo un confronto teso a comprendere rischi e opportunità derivanti dalla produzione di energia nucleare di ultima generazione».

«La formazione – ha aggiunto – sarà un altro tema centrale per mettere il sistema nelle condizioni di crescere e dare risposte occupazionali a chi rischia di perdere il lavoro, spostando professionalità da settori maturi a filiere di prospettiva (aerospazio, microchip, difesa, agroalimentare)». «In tal senso – ha specificato – va valorizzata la proposta della Regione Piemonte sulle Accademy ed è molto positiva l’intesa raggiunta sullo stanziamento di venti milioni di euro da utilizzare come integrazione per le lavoratrici e i lavoratori toccati dalla Cig coinvolti in percorsi formativi».

Per quanto riguarda il tema della sanità piemontese, per il leader Cisl è «positiva la presentazione del nuovo Piano socio-sanitario: riconosciamo la disponibilità dell’assessore alla Sanità Riboldi riguardo l’attivazione di un tavolo specifico con il sndacato con cadenza mensile, dove allinearsi sull’avanzamento del confronto sul Piano, valutando suggerimenti e proposte sindacali».

Il giudizio è positivo anche sul confronto avvenuto per la definizione del nuovo Cup, «dove sono state recepite le nostre richieste in merito all’applicazione del contratto del commercio al personale dipendente, garantendo così un contratto migliore rispetto al passato» e «non ci sottrarremo al confronto sul nuovo modello che ha come obiettivo la diminuzione delle liste di attesa».

Caretti ha però ribadito che «riteniamo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione un’opportunità, ma questi ‘nuovi strumenti’ non devono penalizzare chi lavora, bensì migliorare l’efficienza del servizio. Fondamentale sarà l’attivazione di un percorso specifico per la presa in carico delle cronicità e la tempestiva mappatura della rinuncia a visite prenotate. Non secondaria sarà la capacità di coinvolgimento dei medici di medicina di base nella medicina territoriale: altro fattore significativo per spostare la pressione dagli ospedali verso le strutture territoriali».

In merito alle Rsa – ha affermato – «va pensato un nuovo modello rispondente a una società che vede sempre più anziani, ma dove la qualità della vita degli stessi è notevolmente migliorata. È compito della Regione nell’emergenza aumentare i convenzionamenti (24mila persone sono in lista di attesa), ma contemporaneamente individuare aree e soggetti con i quali sperimentare un nuovo modello, da verificare e poi fare ‘gemmare’ su tutto il territorio».

Infine, il segretario piemontese ha rimarcato che «il Piano socio-sanitario sarà anche il contenitore dove rimettere al centro salute e sicurezza. Il Piano straordinario di 14 milioni deliberato dalla Regione dopo la strage di Brandizzo è stata una scelta importante, che fatica però a tradursi in pratica sui territori, nei luoghi dove la prevenzione deve essere fatta». «Le Asl – ha sottolineato – vanno sollecitate maggiormente a considerare salute e sicurezza come una priorità ed è indispensabile dare più continuità al confronto nella ‘cabina di regia’ promossa dalla Regione, il luogo dove possiamo mettere a disposizione la conoscenza che ci arriva dalle centinaia di Rsu e Rls e RlsT presenti nei posti di lavoro, le vere ‘antenne’ che, se ben utilizzate, possono permetterci di fare vera prevenzione».

«Non dobbiamo poi dimenticare – ha concluso Caretti – il ruolo della scuola, perché è lì, tra le nuove generazioni di datori di lavoro e lavoratrici e lavoratori che va seminato il valore del lavoro in sicurezza».

Alla giornata conclusiva al Centro Congressi Lingotto interverrà la segretaria nazionale Cisl, Daniela Fumarola.

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