Villa Cavallini a Lesa diventa protagonista della polemica dell'estate sul lago Maggiore. A far discutere la proposta che possa diventare un albergo, ricollocando la scuola oggi ospitata nei locali in altro edificio. Non si dicono d'accordo la Provincia e il Dirigente dello stesso Istituto.
L’edificio e il parco di sei ettari che lo circonda sono di proprietà comunale, ma il complesso, che è stato lasciato in eredità al Comune dagli ultimi proprietari nel 1945, si trova in una situazione di degrado. Il parco ospita l’istituto professionale di agraria specializzato in floricultura, sede staccata dell’istituto Bonfantini di Novara, ma le aule, prima ospitate nella villa sono ora collocate in una struttura costruita ex novo oltre quaranta anni fa, e l’antico edificio si sta deteriorando ed ha bisogno di interventi di restauro molto urgenti.
E dopo giorni e annunci, il sindaco della cittadina, Luca Bona, ha deciso di intervenire. «Il Consiglio Comunale di Lesa, nella programmazione 2024/2026, votata a ottobre 2023, ha inserito il tema della ricerca di soluzioni per il recupero della Villa Cavallini e del suo parco monumentale come priorità. A seguito del mandato del Consiglio Comunale abbiamo deciso di aprire a più soluzioni compatibili con il contesto, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. C'è stato anche un momento istituzionale con la visita del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Prefetto di Novara Francesco Garsia, avvenuta il 3 giugno 2023 scorso dove, davanti anche ai Professori della scuola, si è parlato della possibilità di interventi di questa portata (20-30 milioni di euro), solamente attraverso soluzioni come quelle già percorse dalle grandi Ville sul Lago di Como e di Garda, perché oltre al recupero serve poi il mantenimento. La soluzione darebbe la possibilità di avere il parco e la Villa salvi e visitabili, oltre a un importante ritorno in termini di indotto e visibilità, ma anche la possibilità di collegare l'area alla fognatura e ad altri servizi. Abbiamo incontrato anche imprese, Enti Pubblici e Società Partecipate dallo Stato, disponibili e proattivi a qualunque proposta seria. La priorità è intervenire prima che sia troppo tardi. Nessuno ha mai parlato di eliminare la scuola, ma di ricollocare eventualmente, in altra area dell'ex proprietà Cavallini a circa 200-300 metri da dove si trova ora, l'edificio scolastico degli anni '80, che per fattura e collocazione costituisce un problema per gli interventi sulla Villa, oltre che un danno paesaggistico. Anzi, un edificio scolastico più sostenibile e accessibile potrà garantire la sopravvivenza della scuola in previsione di futuri scenari di riorganizzazione scolastica. La Villa è stata abbandonata dalla Provincia di Novara a metà degli anni '90. Lesa non appartiene al partito dell'immobilismo e del no politico a prescindere. Procediamo», chiude un determinato Bona.