Botta e risposta tra Pd e Forza Italia a Novara. Oggetto del contendere la questione “alloggi popolari”. Nell’ultima seduta di commissione <<avevamo chiesto - spiegano dal gruppo consiliare del Pd in Comune - i dati sulle morosità di coloro i quali risiedevano negli alloggi comunali dí Sant’Agabio, oggetto dei finanziamenti PNRR. Al 31/12/2023 per gli assegnatari con cambio obbligatorio per interventi finanziati con misure PNRR e CIPE: 70 nuclei sono stati destinatari di cambio alloggio di cui 67 nuclei con morosità sui fabbricati oggetto di intervento per complessivi € 1.014.206,14; Dei 70 nuclei destinatari di cambio alloggio, 36 nuclei con morosità sui nuovi alloggi per complessivi 62.151,79 euro. I 67 nuclei familiari non solo per anni non hanno pagato gli affitti al Comune, ma sono stati beneficiari di contributi per pagare il trasloco, tinteggiare il nuovo appartamento e attivare le forniture di acqua, gas e luce. Di questi 67 morosi più della metà continua a non pagare gli affitti per i nuovi alloggi che l’Amministrazione Comunale ha assegnato loro togliendoli dalle disponibilità delle famiglie che sono regolarmente in graduatoria. Negli ultimi due anni, infatti, sono assegnate zero case a famiglie in graduatoria. L’ultimo bando ha creato solo false illusioni e nemmeno i nuclei più bisognosi con anziani, disabili e minori hanno avuto l’agognata assegnazione, vedendo violato di fatto un loro diritto, a favore di morosi conclamati. Un capolavoro di ingiustizia sociale: i furbi, che già avevano con il Comune un debito di più di un 1 milione di euro, hanno goduto di agevolazioni straordinarie per trasferirsi e continuano a non versare il dovuto per la casa in cui abitano. Gli onesti, che hanno tutti i requisiti per ottenere una casa a canone agevolato, non hanno diritti".
Pronta la replica dell’assessore alle Politiche sociali Teresa Armienti: <<E’ singolare che l’opposizione - dopo una commissione consiliare in cui mi sembrava di aver chiaramente riportato la situazione aggiornata e le intenzioni future sulla questione “case popolari” e dopo aver fornito con sollecitudine i dati richiesti dalla commissaria Paladini relativamente alle morosità degli inquilini degli alloggi Erp di proprietà comunale, oggetto di interventi Pnrr e Cipe - abbia accusato il Comune di Novara di “premiare i furbetti”. I dati diffusi sono quelli oggettivi e rispecchiano la situazione attuale in modo preciso. Ma come ho già avuto occasione di ribadire, il problema delle morosità nell’ambito dell’occupazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica è un problema che, come tutti sappiamo, risale agli anni addietro (tanti, forse troppi) e ha interessato tutte le amministrazioni, a partire dagli anni ‘90, di diversa connotazione politica. Ciò, come ricaduta, ha causato un ammontare significativo dei debiti da parte di questi nuclei familiari nei confronti dell’ente pubblico e di Atc. Nonostante tutto, da qualche tempo, abbiamo preso in mano la situazione con determinazione e spesso anche rigidità perché era doveroso. Da mesi, stiamo effettuando sfratti che negli anni non si erano mai visti, almeno due al mese, cominciando dai nuclei con morosità superiore ai 30 mila euro. Per coloro, invece, che hanno sottoscritto un piano di rientro sarà effettuato dagli uffici un monitoraggio costante affinché vengano mantenuti gli impegni assunti. In caso di inadempimento, si procederà con la pronuncia di decadenza ed esecuzione di sgombero. Un’operazione complessa e faticosa che non ho memoria sia stata eseguita negli anni passati. Quanto ai residenti delle case Erp di Sant’Agabio, i cui alloggi sono stati abbattuti e che saranno oggetto di rigenerazione, ovviamente abbiamo dovuto fare dei ragionamenti diversi: grazie ai finanziamenti del Pnrr, abbiamo avuto la possibilità di accedere a risorse preziosissime per rigenerare un quartiere in chiara difficoltà dal punto di vista sociale. Risorse ingenti, soggette a regole e tempi stretti per il loro utilizzo. Per questo, era oltremodo necessario trovare una soluzione abitativa alternativa per coloro che qui risiedevano. Ciò non significa, ma tale concetto l’ho ripetuto diverse volte, che “i furbetti sono stati premiati”. La decisione è stata consapevolmente assunta al fine di consentire l’apertura di un cantiere fondamentale per la nostra città, così da non disperdere risorse del Pnrr, evitando con i cambi di alloggi di lasciare per strada circa 70 famiglie e quindi evitando che esplodesse una “bomba sociale”. Si tenga presente che i soggetti fragili appartenenti a tali nuclei devono per legge essere tutelati. E, pur a conoscenza del mancato assolvimento del pagamento del canone da parte di costoro, si è cercato comunque per loro una collocazione abitativa nell’immediato. Come ben rappresentato nell’ultima seduta della commissione consiliare, tali nuclei saranno convocati ai tavoli di lavoro nel prossimo autunno, una volta terminato il programma stabilito concernente gli alloggi Atc. Le regole da applicare saranno le medesime già stabilite con le delibere del 2023. Lo ripeto: gli uffici e la sottoscritta conoscono bene, una per una, tutte le situazioni legate alle morosità di coloro che occupano gli alloggi Erp. Da mesi, ormai, sono stati avviati gli sfratti che, lo posso garantire, continueranno a tutela di coloro che stanno cercando un alloggio e avrebbero ogni diritto di averlo. Dunque questa operazione continua e continuerà in modo costante, ma con la giusta cautela e il buon senso che deve possedere chi amministra un Comune. Un cambio di rotta forte che abbiamo voluto adottare e su cui non retrocederemo. Infine, non corrisponde al vero che le nuove assegnazioni siano pari a zero e al di là di ridondanti e inutili polemiche, noi stiamo lavorando incessantemente e con costanza proprio perché i diritti dei nostri concittadini vengano riconosciuti e tutelati.In merito al comunicato stampa diffuso dal Pd, relativamente alla questione “alloggi popolari”, l’assessore alle Politiche sociali Teresa Armienti dichiara quanto segue: “E’ singolare che l’opposizione - dopo una commissione consiliare in cui mi sembrava di aver chiaramente riportato la situazione aggiornata e le intenzioni future sulla questione “case popolari” e dopo aver fornito con sollecitudine i dati richiesti dalla commissaria Paladini relativamente alle morosità degli inquilini degli alloggi Erp di proprietà comunale, oggetto di interventi Pnrr e Cipe - abbia accusato il Comune di Novara di “premiare i furbetti”. I dati diffusi sono quelli oggettivi e rispecchiano la situazione attuale in modo preciso. Ma come ho già avuto occasione di ribadire, il problema delle morosità nell’ambito dell’occupazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica è un problema che, come tutti sappiamo, risale agli anni addietro (tanti, forse troppi) e ha interessato tutte le amministrazioni, a partire dagli anni ‘90, di diversa connotazione politica. Ciò, come ricaduta, ha causato un ammontare significativo dei debiti da parte di questi nuclei familiari nei confronti dell’ente pubblico e di Atc. Nonostante tutto, da qualche tempo, abbiamo preso in mano la situazione con determinazione e spesso anche rigidità perché era doveroso. Da mesi, stiamo effettuando sfratti che negli anni non si erano mai visti, almeno due al mese, cominciando dai nuclei con morosità superiore ai 30 mila euro. Per coloro, invece, che hanno sottoscritto un piano di rientro sarà effettuato dagli uffici un monitoraggio costante affinché vengano mantenuti gli impegni assunti. In caso di inadempimento, si procederà con la pronuncia di decadenza ed esecuzione di sgombero. Un’operazione complessa e faticosa che non ho memoria sia stata eseguita negli anni passati. Quanto ai residenti delle case Erp di Sant’Agabio, i cui alloggi sono stati abbattuti e che saranno oggetto di rigenerazione, ovviamente abbiamo dovuto fare dei ragionamenti diversi: grazie ai finanziamenti del Pnrr, abbiamo avuto la possibilità di accedere a risorse preziosissime per rigenerare un quartiere in chiara difficoltà dal punto di vista sociale. Risorse ingenti, soggette a regole e tempi stretti per il loro utilizzo. Per questo, era oltremodo necessario trovare una soluzione abitativa alternativa per coloro che qui risiedevano. Ciò non significa, ma tale concetto l’ho ripetuto diverse volte, che “i furbetti sono stati premiati”. La decisione è stata consapevolmente assunta al fine di consentire l’apertura di un cantiere fondamentale per la nostra città, così da non disperdere risorse del Pnrr, evitando con i cambi di alloggi di lasciare per strada circa 70 famiglie e quindi evitando che esplodesse una “bomba sociale”. Si tenga presente che i soggetti fragili appartenenti a tali nuclei devono per legge essere tutelati. E, pur a conoscenza del mancato assolvimento del pagamento del canone da parte di costoro, si è cercato comunque per loro una collocazione abitativa nell’immediato. Come ben rappresentato nell’ultima seduta della commissione consiliare, tali nuclei saranno convocati ai tavoli di lavoro nel prossimo autunno, una volta terminato il programma stabilito concernente gli alloggi Atc. Le regole da applicare saranno le medesime già stabilite con le delibere del 2023. Lo ripeto: gli uffici e la sottoscritta conoscono bene, una per una, tutte le situazioni legate alle morosità di coloro che occupano gli alloggi Erp. Da mesi, ormai, sono stati avviati gli sfratti che, lo posso garantire, continueranno a tutela di coloro che stanno cercando un alloggio e avrebbero ogni diritto di averlo. Dunque questa operazione continua e continuerà in modo costante, ma con la giusta cautela e il buon senso che deve possedere chi amministra un Comune. Un cambio di rotta forte che abbiamo voluto adottare e su cui non retrocederemo. Infine, non corrisponde al vero che le nuove assegnazioni siano pari a zero e al di là di ridondanti e inutili polemiche, noi stiamo lavorando incessantemente e con costanza proprio perché i diritti dei nostri concittadini vengano riconosciuti e tutelati>>.