Il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Carlo Robiglio, ha partecipato il 5 novembre all’evento di presentazione del progetto di messa in sicurezza dell’area industriale situata lungo la Dora Baltea del Comprensorio Biomedicale di Saluggia, che rappresenta un’eccellenza piemontese e italiana.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo argine di contenimento e di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, con l’obiettivo di valorizzare, tutelare e proteggere un’area di importanza fondamentale sotto il profilo industriale, ambientale e sociale.
L’iniziativa ha un valore strategico per il futuro delle aziende del territorio e per la competitività del comparto biomedicale piemontese, ed è frutto di una collaborazione sinergica tra il sistema delle imprese rappresentato da Confindustria, il Comune di Saluggia, la Provincia di Vercelli e la Regione Piemonte.
Da oltre vent’anni Confindustria Novara Vercelli Valsesia è infatti al fianco delle imprese del Polo Biomedicale di Saluggia, promuovendo azioni concrete a tutela dello sviluppo dell’area.
Attraverso un dialogo costante con enti locali, regionali e nazionali, nel corso degli anni l’Associazione ha sostenuto le aziende su temi urbanistici, edilizi e idrogeologici, favorendo un contesto produttivo competitivo e sostenibile.
Le analisi condotte hanno individuato come priorità strategiche la messa in sicurezza del sito e la difesa idraulica, elementi fondamentali per garantire il futuro del comparto biomedicale e dell’intero territorio. L’intervento rappresenta quindi un passaggio decisivo per la crescita e la valorizzazione del polo biomedicale di Saluggia, un esempio concreto di visione condivisa e collaborazione pubblico-privato.
«Questo è un momento importante per il nostro territorio - ha dichiarato il presidente Robiglio -. Da tempo la nostra Associazione affianca con impegno e costanza il gruppo di aziende associate che operano nel comprensorio biomedicale di Saluggia, un’area che rappresenta un’eccellenza per il Piemonte e per l’Italia intera».
Nel comprensorio di Saluggia operano imprese altamente specializzate nel settore biomedicale, capaci di innovare, generare valore e creare occupazione qualificata. Sono circa 1.800 gli addetti diretti del comparto: un numero che, rapportato alla popolazione residente, testimonia l’importanza di questo polo produttivo per l’economia locale e provinciale. A essi si affianca un indotto solido e specializzato, che contribuisce in modo significativo alla crescita e al benessere della comunità.
«Senza sicurezza non può esserci sviluppo, e senza sviluppo non può esserci futuro per le imprese e per i cittadini che vivono e lavorano in questo territorio - ha sottolineato Robiglio -. La messa in sicurezza idrogeologica, da vincolo, è oggi diventata una leva di rilancio e di tutela della competitività del nostro territorio».
«È una collaborazione autentica - ha concluso il presidente - che dimostra come sinergia e fiducia reciproca possano generare risultati concreti. Garantire la protezione del territorio significa tutelare la vita delle persone, difendere l’ambiente e creare le condizioni per uno sviluppo sano e sostenibile. La nostra collaborazione con gli enti locali continuerà a essere piena, leale e costruttiva».