Presidente Paolo Arienta, la macchina organizzativa è al lavoro. Quali le novità di quest'anno?
"Senza esagerare mi sento di dire che la "macchina" dal 2023 ha solo un pò rallentato ma non si è mai fermata: la manutenzione delle scenografie non viene mai sospesa e quest'anno ci sarà una scenografia completamente nuova per il quadro dell'Ultima Cena. Da settembre si è pianificata l'attività promozionale specifica che parte in questi giorni, anche se con alcuni eventi organizzati l'anno scorso come un convegno e soprattutto la messa in scena del Venerdì Santo presso il Sacro Monte Calvario di Domodossola in collaborazione con l'Ente Gestione dei Sacri Monti abbiamo cercato di mantenere viva l'attenzione sull'evento. Questa continuità ha anche garantito agli "attori" un più semplice e rapido "calarsi" nel proprio personaggio. Cerchiamo sempre di introdurre novità nella nostra manifestazione: oltre a quello scenografico di cui sopra le novità hanno riguardato la serata del Sabato. Innanzitutto verrà messa in scena la prima edizione di un "Venerdì Santo dei Giovani" con ragazze e ragazzi delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria e le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado che reciteranno alcune scene della Passione di Cristo utilizzando le stesse scenografie allestite per la nostra 262^ edizione. La seconda è che è stato riscritto completamente il copione del quadro del Sinedrio rendendolo sicuramente più efficace ed emozionante per preparare lo spettatore a quella che sarà la scena finale della Resurrezione. Le novità però riguardano anche un "servizio" che vogliamo fornire agli spettatori, accogliendoli nel pomeriggio di sabato per accompagnarli a visitare il nostro paese, con l'aiuto degli studenti dei due Istituti di Scuola Secondaria di Secondo Grado presenti in Romagnano."
Una manifestazione che merita di essere conosciuta in Italia e nel mondo. Come? E attraverso quali canali?
"Direi una manifestazione nel suo genere molto particolare: è un teatro itinerante e le scene si svolgono rispettando il triduo pasquale nella serata di giovedì, nella giornata di venerdì e al sabato sera (da alcune edizioni anche nella serata di Domenica di Pasqua vengono riproposte diverse scene). Lo sviluppo su più giorni è sicuramente una particolarità di Romagnano e molti spettatori ci dicono che la scelta di venire a Romagnano è stata indotta anche dalla specificità di uno sviluppo scenico su più giornate. Ovviamente tutto questo non è sufficiente per richiamare pubblico e pertanto abbiamo impostato una forte campagna promozionale che copre tutti gli ambiti di diffusione quali affissione di poster in diversi comuni della provincia di Novara e Vercelli, carta stampata, Tv locali, social media, depliant informativi."
Cosa spinge ad essere un evento che, oltre a far parte del cuore dei romagnanesi, vede sempre più persone dei dintorni essere protagoniste?
"Direi che è un evento che va oltre alla messa in scena della Passione di Cristo: per tutti è un momento speciale che ha una valenza educativa trasversale ed attuale, intriso di emozioni e stati d'animo contrastanti. Per i romagnanesi è un modo per ricordare e rinnovare la propria identità ed è lo stimolo per sentirsi partecipi e provare un senso di condivisione della propria storia."