Il Comune di Sanremo non potrà registrare il marchio “Festival della Musica Italiana”. Il nome, fortemente evocativo e strategico per la promozione turistica e culturale della città, è stato infatti già *registrato a marzo 2024 da Vincenzo Russolillo* titolare della società “Gruppo Eventi”, nota per l’organizzazione di format collaterali al Festival come “Casa Sanremo” e “Tra Palco e Città”. Il logo e il marchio sono stati depositati presso il Ministero dello Sviluppo Economico, rendendo di fatto nullo qualsiasi tentativo del Comune di rivendicarne la proprietà senza il consenso del titolare. La mossa di Russolillo rappresenta un colpo a sorpresa che complica ulteriormente i rapporti tra il Comune, la Rai e altri attori coinvolti nella gestione dell’evento canoro più celebre d’Italia. Una vicenda che si inserisce nella cosiddetta “guerra dei marchi”, una contesa che sta assumendo toni sempre più accesi a pochi giorni da due scadenze cruciali: il 19 maggio, termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per l’organizzazione del Festival, e il 22 maggio, giorno in cui è attesa la sentenza definitiva del Consiglio di Stato sulla titolarità della kermesse. L'Amministrazione comunale, guidata da palazzo Bellevue, rischia così di restare spettatrice di una partita giocata altrove, senza possedere nemmeno i diritti su un marchio che evoca fortemente la sua identità. Ora l’unica via percorribile sembra essere una trattativa con Russolillo, oppure il ripensamento completo della propria strategia legale e comunicativa.