La giudice dell'udienza preliminare Angela Nutini ha prosciolto i due medici in servizio al pronto soccorso dell'ospedale di Novi Ligure (Alessandria) e dell'ospedale San Martino di Genova accusati della morte di Daniele D'Amato, zio delle gemelle Asia e Alice campionesse di ginnastica artistica. Anche la pm Francesca Rombolà aveva chiesto il proscioglimento dopo la perizia degli esperti incaricati dalla stessa giudice. Secondo quanto emerso dalla perizia ci sarebbero state "diverse carenze nella valutazione clinica" da parte dei due medici e però "non è possibile affermare con grado di elevata probabilità logico-scientifica prossima alla certezza che la condotta omissiva dei medici abbia avuto un ruolo causalmente determinante nel decesso del paziente". L'uomo, 48 anni, tre anni fa si era presentato quattro volte in ospedale nel giro di tre giorni lamentando un forte mal di schiena ed era stato dimesso con accertamenti insufficienti e la prescrizione di un antidolorifico. Solo cinque giorni dopo il primo accesso al pronto soccorso gli era stata fatta una tac con contrasto che aveva riscontrato una dissecazione aortica. A quel punto era stato operato d'urgenza ma morì. L'anno scorso la pm aveva chiesto il rinvio a giudizio per i due medici (difesi da Gianluca Franchi, Salvatore Leggio, Antonio Rubino e Giuseppe Caccamo) con l'accusa di omicidio colposo. I familiari potrebbero opporsi al proscioglimento e fare appello.