Liguria, centrosinistra spaccato su candidato e giustizia

Al M5S non sta bene Orlando, in Parlamento Italia Viva e Azione attaccano gli "alleati" sul giustizialismo e difendono Toti

08/08/2024
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Andrea Orlando e Luca Pastorino del Pd
 Il centrosinistra è alle prese con il «caso Orlando». Il campo larghissimo che sembrava già costituito per riconquistare la Liguria, sembra sempre più in discussione.
Il Movimento 5 Stelle non dà il via libera al candidato presidente del Pd, autopresentatosi alla coalizione intera. L’election  day, o comunque la coincidenza delle consultazioni regionali in Emilia, Umbria e Liguria, portano il centrosinistra a riflettere sul fatto che un’alleanza non può essere strapotere del «socio di maggioranza relativa». Il Pd non può esprimere tutti i candidati, lasciando agli alleati le briciole, o anche solo il vice presidente come nel caso dell’offerta in Liguria.. Tanto che proprio come «assistente» di Orlando, i grillini liguri non avrebbero ancora espresso un nome. E questo fa slittare anche la chiusura degli accordi, quantomeno alla prossima settimana.
Ma non è stato solo questo a provocare scossoni nel centrosinistra. Il tema giustizia continua a mostrare le profonde differenze tra la componente Pd-M5S-VerdiSinistra e la parte moderata e centrista rappresentata da Italia Viva e Azione. Ieri in Parlamento è stato dibattuto il tema delle carceri e inevitabilmente il discorso è scivolato sull’uso della carcerazione preventiva. Da parte di Forza Italia, ma anche da parte dell’onorevole Enrico Costa, oggi in Azione, sono stati presentati ordini del giorno per ribadire la necessità di scrivere regole certe e limiti più severi per l’interpretazione del rischio di reiterazione del reato. L’onorevole Roberto Giachetti di Italia Viva ha alzato la voce contro quanto accaduto nel caso del governatore Giovanni Toti e ha ricordato molti altri casi di presidenti di Regione, a suo dire «costretti dai magistrati a dimettersi per riacquistare la libertà», salvo poi, dopo anni, risultare totalmente estranei ad accuse dei pm che si sono rivelate infondate. 
Applausi convinti da parte di tutto il centrodestra e in particolare dal Gruppo di Noi Moderati che, con Maurizio Lupi e Ilaria Cavo, hanno anche sottoscritto tutti gli ordini del giorno presentati sia da Forza Italia, sia da Costa di Azione. «Rileviamo  con estrema soddisfazione, il voto favorevole di Azione e Italia Viva ai principi di civiltà giuridica contenuti nei testi approvati. Principi che stanno agli antipodi della piazza giustizialista animata dai guru delle manette di Pd, M5S, Lista Sansa e altre forze della sinistra giustizialista», ha subito sottolineato la Lista Toti con un comunicato che ha messo in evidenza le profonde differenze nel campo avversario.
Nel centrodestra intanto si registrano le prese di posizioni di diversi partiti, Dopo Forza Italia che ha detto di essere pronta a candidare Carlo Bagnasco, la Lega ha fatto sapere di avere a disposizione sia Alessio, sia Alessandro Piana. Come dire che i nomi non mancano, Ma il vero candidato esula da rose di proposte. Il pressing sui veri obiettivi sta continuando a Genova e a Roma.
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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