Infortunio sul lavoro, operaio muore nel porto di Genova

Stava lavorando al molo Giano

05/02/2025
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Un operaio di 36 anni, Lorenzo Bertanelli, originario di Sarzana, ma residente a Massa, e' stato colpito alla testa da un pezzo di barca, probabilmente un'elica, mentre lavorava al molo Giano, nel porto di Genova. Soccorso dal 118 in gravissime condizioni, il 35enne non ce l'ha fatta ed e' morto. Sul posto anche il personale della Asl3. In arrivo anche il sostituto procuratore Stefano Puppo.

Dopo l'incidente mortale sul lavoro la Cgil afferma che "la scia di sangue sul lavoro deve essere fermata. In Liguria gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: sono stati 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell'anno precedente: una vera e propria mattanza. E' evidente che su salute e sicurezza sul lavoro non si fa abbastanza:
istituzioni e imprese devono interrogarsi su questo fallimento del sistema che ogni giorno miete vittime innocenti".
"La Cgil tutta si stringe al dolore di familiari, parenti e amici e sostiene lo sciopero dei lavoratori del comparto metalmeccanico delle Riparazioni Navali e dell'Ente Bacini del Porto di Genova " affermano in una nota Igor Magni Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova e Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria. La Uil Liguria dice "basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale sui morti sul lavoro e organizzare la discussione anche territorialmente - dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria -. Non possiamo accettare la versione che recita: il numero dei morti rispetto agli occupati è diminuito. Difficile dirlo alle famiglie dei 1.090 morti sul lavoro in Italia lo scorso anno e ai circa 130 morti in Liguria negli ultimi cinque anni. E diteci pure che non è un'emergenza nazionale, considerato il calo del tasso di incidenza. Attendiamo di conoscere nel dettaglio la dinamica dell'incidente ma occorre avviare con urgenza un confronto che non si può spegnere tra una convocazione e l'altra in Regione".

La nota di Amico & Co e il cordoglio per la vittima
Dopo la tragedia è arrivato il cordoglio della Amico & Co spa ha spiegato che le cause e la dinamica dell’accaduto sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. "Amico & Co esprime il più sentito cordoglio per l’accaduto e la vicinanza alla famiglia e resta a disposizione delle autorità per quanto occorre" si legge in una nota. Amico & Co spiega che "i lavori avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell’unità. Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo s.r.l., che svolge anche l’assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline s.r.l., di cui era dipendente la vittima dell’incidente".

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