Addio al maestro d'ascia che voleva costruirsi la barca ed è diventato un film

E' morto Bordero, ex marinario e artigiano ligure, che a 94 anni stava lavorando da solo a realizzare un leudo in legno da 22 metri e ha ispirato un regista

Diego Pistacchi 18/10/2024
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Ci sono personaggi che sembrano la perfetta sceneggiatura di un film. E infatti lo diventano. È il caso di Mosé Bordero, ex navigante, maestro d’ascia, sognatore, o più correttamente, realizzatore di sogni a 94 anni.

Il suo film ha visto scorrere i titoli di coda mercoledì, a Sestri Levante, dove da persona molto conosciuta era diventato una vera star quando sulla sua vita era stato girato, dal regista chiavarese Nicola Bozzo, «Con l’aiuto di Dio», la storia di un progetto folle diventato realtà. Bordero si era messo in testa di costruire, da solo, un leudo, la tipica imbarcazione del levante ligure. Ne possedeva uno, in tempi di problemi economici lo aveva perso e così ha deciso di ricostruirselo, con le sue mani. Quella barca, che aveva chiamato «Nuovo aiuto di Dio», è ora stata presa in cura dall’associazione «Amici del Leudo», è sulla spiaggia di Sestri Levante e nella bella stagione torna in mare. Ma non è più sua.

Ecco perché, senza tecnologie ma «con l’aiuto di Dio», una preghiera diventata un motto e trasformata nel nome con cui ha battezzato la sua vela latina in costruzione, Mosé Bordero nel 2008, a 78 anni compiuto, si è messo in testa di ricostruirsi una «vita» e ha cominciato a lavorare al nuovo leudo.

«Sono un marinaio, e per un marinaio vedere una bella barca è come vedere una bella donna», ripeteva a chi gli chiedeva il perché di tanta passione che lo spingeva ogni giorno, fino all’ultimo, all’interno di un capannone della cooperativa Tassano messo a sua disposizione, per prendersi cura del leudo, con la pialla, la carta vetro, lo stucco e l’impregnante.

Una barca, una donna, l’amore di una vita, che poi sono un po’ la stessa cosa. Perché i titoli di coda sul «film» di Mosé Bordero arrivano come neppure il miglior sceneggiatore avrebbe potuto immaginare. Il giorno prima Lidia Biscio, sua moglie, lo ha lasciato. Ieri si è celebrato il rosario di commiato. Sotto il capannone, il leudo, l’altra sua «bella donna», ogni giorno lo vedeva sempre più affaticato con i suoi 94 anni ormai prossimi, ad arrampicarsi lungo il fasciame e lui stesso sapeva che non avrebbe potuto vederla navigare in mare. Così ha deciso di salpare, con l’aiuto di Dio, verso un altro azzurro, con il suo leudo dei sogni, riprendendo subito a bordo Lidia.

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