Traghettopoli, la Capitaneria chiarisce: "Indagine iniziata nel 2019"

L'’azione è stata coordinata con altri organismi di polizia giudiziaria, seguendo le direttive della Procura

25/04/2025
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In seguito alla diffusione di articoli di stampa relativi all’indagine condotta dalla Procura di Genova sulla compagnia di navigazione Tirrenia CIN, la Guardia Costiera ha diffuso una nota ufficiale per fare chiarezza sul proprio coinvolgimento e sulle attività svolte. La Guardia Costiera ha sottolineato che le notizie emerse, che coinvolgono anche personale dell’ente, sono riconducibili a un’attività investigativa avviata autonomamente già nel 2019. Fin dall’inizio, l’azione è stata coordinata con altri organismi di polizia giudiziaria, seguendo le direttive della Procura, al fine di ricostruire con rigore i fatti e garantire la piena trasparenza dell’inchiesta. Nel comunicato viene dato ampio spazio ai numeri dell’attività ispettiva svolta negli ultimi tre anni, a testimonianza dell’impegno costante della Guardia Costiera nel garantire la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino. Sono state effettuate complessivamente 1.632 ispezioni su 1.017 navi del naviglio nazionale, di cui 99 riguardanti le unità della compagnia al centro dell’indagine. A queste si aggiungono 255 visite addizionali imposte per ragioni di sicurezza, 37 delle quali effettuate su navi Tirrenia CIN. Secondo la Guardia Costiera, l’operatore commerciale è stato quindi sottoposto a controlli rafforzati rispetto alle ispezioni ordinarie, con l’obiettivo di verificare il mantenimento degli standard di sicurezza a bordo e l’idoneità degli equipaggi nella gestione delle emergenze. Questo approccio, definito rigoroso e sistematico, ha contribuito a posizionare la flotta italiana ai vertici delle classifiche internazionali sulla sicurezza marittima, in particolare nel contesto del Paris MoU. Nel triennio in esame, la Guardia Costiera ha inoltre ispezionato 4.768 navi straniere, registrando il primato europeo per numero di unità detenute a causa di gravi carenze. Un dato che, secondo la nota, testimonia l’affidabilità del sistema di controllo italiano e la severità con cui vengono applicate le normative internazionali. Sul piano giudiziario, l’ente ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare pienamente con l’Autorità competente, fornendo ogni chiarimento richiesto nelle sedi opportune. Al contempo, ha ribadito che il personale della Guardia Costiera prosegue la propria attività con professionalità e dedizione, con l’obiettivo primario di assicurare la sicurezza del trasporto marittimo e la tutela dell’ambiente.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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