La Diga di Genova costruita con le pietre della Sardegna

Accordo per 1,7 tonnellate di materiale da trasferire via mare per realizzare il basamento

Diego Pistacchi 26/08/2024
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I riempimenti per la nuova diga del Porto di Genova arriveranno dalla Sardegna. Il dibattito sul materiale usato per realizzare l’opera più importante tra quelle finanziate in Italia dal Pnrr, destinata rappresentare una svolta per l’economia della città ma anche di tutto il nord e del «corridoi» logistici del Sud Europa, è sempre stato particolarmente acceso sia per il problema dei costi, sia per il trasporto. La quantità del materiale necessario è enorme e ogni volta che si fa riferimento a una soluzione si parla naturalmente di risposte parziali, rispetto al fabbisogno complessivo. 
Ma la fornitura che verrà fatta direttamente via mare dalla Sardegna rappresenta certo un accordo di «peso». Esattamente di 1,7 milioni di tonnellate di pietre che verranno usate come basamento sul quale verrà poi realizzata la diga vera e e propria. Un’opera che peraltro, come annunciato su queste pagine dall’assessore al Porto Francesco Maresca, procede quotidianamente nonostante i molti detrattori che preconizzano ritardi insostenibili.
Infatti proseguono anche ad agosto i lavori per la nuova diga foranea di Genova, con la posa del quarto cassone al largo della città di Genova. Il Consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild, prevede di collocare entro la fine dell’anno dodici cassoni, inclusi quelli posati ad oggi, lungo il perimetro della nuova diga. Il quarto cassone, uno dei 90 previsti per i primi 4 dei 6 chilometri totali della diga, è stato realizzato nei cantieri galleggianti di Vado Ligure.
Misura 21,7 metri in altezza, 40 metri in lunghezza e 25 metri in larghezza, con un peso di circa 10mila tonnellate. A oggi sono state già realizzate circa 9.100 colonne sommerse per il consolidamento del fondale, di cui 800 nelle sole due ultime settimane. In totale per le colonne sono state versate oltre 1,7 milioni di tonnellate di materiale ghiaioso. La stessa quantità di pietre che arriverà dalla Sardegna per il basamento.
    La nuova diga foranea permetterà l’accesso al porto di Genova a navi lunghe fino a 400 metri. Il progetto, realizzato dal consorzio guidato da Webuild (40%), con Fincantieri Infrastructure (25%), Fincosit (25%) e Sidra (10%), coinvolge attualmente 230 persone, tra diretti e di terzi, e impiegherà complessivamente circa 1.000 persone, con oltre 130 imprese coinvolte da inizio lavori .La nuova diga foranea rientra tra i 31 principali cantieri Webuild che, dal Nord al Sud Italia, sono stati operativi anche ad agosto per garantire l’avanzamento dei progetti strategici e contribuire allo sviluppo infrastrutturale e sostenibile su cui il Paese sta investendo. In Italia, il Gruppo è all’opera con una forza lavoro che conta circa 17.700 occupati, tra personale diretto e di terzi, e in partnership con una filiera di 10.500 imprese.
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