Il consiglio regionale della Liguria ha approvato il Documento di economia e finanza regionale (Defr) per il triennio 2026-2028

Pratica passata con 18 voti favorevoli da parte della maggioranza di centrodestra e 12 contrari dell'opposizione

25/07/2025
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Con 18 voti favorevoli da parte della maggioranza di centrodestra e 12 contrari dell'opposizione, il consiglio regionale della Liguria ha approvato il Documento di economia e finanza regionale (Defr) per il triennio 2026-2028. Si tratta dello strumento di programmazione economico-finanziaria che supporta il processo di previsione ed è propedeutico alla definizione degli obiettivi della manovra di bilancio regionale. I principali contenuti del documento riguardano: lo scenario macroeconomico internazionale, nazionale e regionale; il quadro di finanza pubblica nazionale ed europea e le regole che disciplinano il concorso agli obiettivi da parte dei diversi livelli di governo; il raccordo tra il programma della XII legislatura e le missioni e i programmi di bilancio; lo stato degli investimenti regionali, con un riepilogo delle misure in corso e di quelle previste entro fine 2025. Nel 2025, le Regioni presentano un Defr privo di indicazioni programmatiche a causa della mancata adozione del Documento di economia e finanza (Def) da parte del Governo. Il nuovo Documento di finanza pubblica (Dfp) per il 2025, infatti, ha natura di rendicontazione sull'anno 2024, in linea con la nuova governance europea. Il Defr approvato contiene quindi solo l'aggiornamento dello scenario macroeconomico e dei parametri di riferimento per il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. La Nota di aggiornamento attesa per l'autunno conterrà invece i quadri tendenziali e programmatici necessari alla costruzione del bilancio di previsione, una volta che il Governo avrà emanato, entro il 15 ottobre, il Documento programmatico di bilancio (Dpb). Liguria: ok ddl omnibus, detrazioni Irpef, fondi sanità e tpl Emendamenti su donne vittime di violenza e liste d'attesa minori Con 18 voti a favore da parte della maggioranza di centrodestra e 12 contrari delle opposizioni, il consiglio regionale della Liguria ha approvato il disegno di legge 'omnibus' che interviene su sanità, trasporti, welfare, edilizia pubblica e sostegno alle attività economiche. Tra le misure fiscali, per il 2025 è prevista una detrazione Irpef di 45 euro per ciascun figlio a carico (50 euro in caso di disabilità) per i contribuenti con reddito imponibile fino a 28mila euro. Le eventuali economie derivanti dalla manovra fiscale saranno destinate al Servizio sanitario regionale. Previsto il rimborso rateizzato in dieci anni da parte di ARTE Liguria dei 5 milioni di euro anticipati nel 2024 per interventi legati al Superbonus. Via libera anche all'innalzamento al 100% degli anticipi dei fondi statali destinati al trasporto pubblico locale e ferroviario, compresa la Genova-Casella. Sul fronte infrastrutture, viene allineata la normativa regionale alle disposizioni statali sulla diga foranea di Genova e introdotta la possibilità di nominare commissari straordinari per ciascun intervento di edilizia ospedaliera e infrastrutturale, con incarico triennale rinnovabile. Approvati inoltre fondi a fondo perduto: 3 milioni di euro per le strutture alberghiere, contributi anche per le attività commerciali nei piccoli comuni dell'entroterra e per l'efficientamento del patrimonio immobiliare regionale. Tra gli emendamenti approvati, la creazione di un fondo per l'autonomia delle donne vittime di violenza (Candia, Avs), uno stanziamento da 1,5 milioni per ridurre le liste d'attesa in neuropsichiatria infantile e 150 mila euro per incentivare l'insediamento di medici e pediatri nelle aree interne (Sanna, Pd). Via libera anche alla possibilità di assegnare definitivamente le farmacie in gestione provvisoria ai titolari attuali (Foscolo, Lega) e al ritorno alla Regione delle competenze autorizzative sulle concessioni demaniali per pesca e acquacoltura. Approvati infine due ordini del giorno a firma del Pd: il primo (Natale) chiede di implementare di 5 milioni le risorse per il trasporto pubblico locale, il secondo (D'Angelo) sollecita un'indagine sul patrimonio ARTE e la creazione di un fondo per la piccola manutenzione. Regione, via libera a commissari per Sanità e infrastrutture Lo prevede un emendamento al disegno di legge 'omnibus' Regione Liguria potrà nominare commissari straordinari per coordinare la realizzazione dei nuovi ospedali e, più in generale, degli interventi infrastrutturali previsti dal programma di governo. Lo prevede l'emendamento 15 bis al disegno di legge 'omnibus', approvato ieri in consiglio regionale su proposta del consigliere Alessandro Bozzano (Vince Liguria - Noi Moderati). Nel testo si specifica che la giunta potrà procedere alla nomina 'intuitu personae' di un commissario per ciascun intervento, con il compito di assicurare il coordinamento tra le amministrazioni coinvolte, incluse le aziende sanitarie e gli enti locali, e garantire la corretta esecuzione dei progetti nel rispetto degli standard di qualità. Il provvedimento dà così copertura normativa alla figura dei commissari, dopo le osservazioni formulate dalla Corte dei Conti, e definisce anche il quadro economico, prevedendo uno stanziamento complessivo di 756 mila euro in tre anni, inserito nella missione 20 del bilancio regionale ("Fondi e accantonamenti"). La possibilità di nomina viene estesa anche ad altri interventi infrastrutturali regionali, conferendo ai commissari poteri di coordinamento su tutte le fasi del procedimento contrattuale. Il compenso sarà corrisposto sotto forma di emolumento annuo, senza configurare un rapporto di lavoro o un incarico professionale con l'ente. "Abbiamo rafforzato il ruolo dei professionisti nominati nel dicembre scorso per la realizzazione dei nuovi ospedali in Liguria - commenta il consigliere Bozzano - recependo anche le recenti osservazioni della Corte dei Conti. Il compenso annuo è legato specificamente alle risorse assegnate per la realizzazione dei rispettivi interventi. Il loro compito è quello di svolgere un'attività di impulso e monitoraggio costante dello stato di avanzamento dei lavori, di verifica sul rispetto dei tempi e dei costi, oltre che di coordinamento tra gli stakeholders, garantendo tempestività ed efficacia nel raggiungimento dell'interesse pubblico. Da questa norma le figure dei coordinatori escono dunque rafforzate, in grado di poter operare con la massima sollecitudine".
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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