Emergenza incendi: un fulmine di Ferragosto scatena il rogo nel parco dopo una settimana

In Liguria le condizioni meteo favoriscono il rischio di nuovi focolai. Difficoltà negli interventi per vento e zone impervie

Diego Pistacchi 24/08/2024
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Operazioni di spegnimento difficili
 L’emergenza incendi è tutta raccontata dal fumo che per due giorni è continuato a filtrare tra gli alberi del monte Liprando, nel pieno del Parco dell’Antola. Segnali di un incendio controllato a fatica, che si propagato nel sottobosco provocando seri danni alla vegetazione e alla fauna, pur senza scatenare fiamme impressionanti. Un nemico subdolo, provocato  e alimentato dalla natura. 
Sì, questa volta l’uomo non c’entra, non c’è il folle gesto di un piromane all’origine del rogo. Eppure la cosa è se possibile ancora più preoccupante. Avanzando metro dopo metro, togliendo ossigeno alle fiamme con le squadre che a piedi sono risalite lungo le pendici, vigili del fuoco e carabinieri forestali, hanno trovato i segni che raccontano come sia andata. È stato un fulmine che ha colpito un albero la causa di tutto. Questo nonostante il temporale fosse avvenuto a Ferragosto e l’incendio si sia invece sviluppato una settimana dopo, il 22 agosto.
In molti avevano visto il fulmine e l’albero incenerito. La pioggia però aveva impedito il propagarsi delle fiamme. Le radici dell’albero però ardevano ancora. Nei giorni successivi, con il ritorno del bel tempo e del clima secco, per di più accompagnato da un po’ di brezza prima assente, il rogo è tornato a propagarsi da un arbusto all’altro fino a estendersi per circa 4 ettari. 
Il primo allarme è scattato il 22 agosto. Sembrava potesse essere un incendio non tremendo, ma la realtà è stata presto evidente. La zona della località Carsi, nel comune di Valbrevenna, è molto scoscesa, difficilmente raggiungibile. Proprio la scarsa presenza dell’uomo, la mancanza di strade e sentieri, hanno resi più difficile il lavoro di vigili del fuoco e squadre di volontari antincendio.  Sono intervenuti l’elicottero della Regione Liguria e due Canadair. Due mezzi aerei hanno continuato a lavorare anche ieri, per supportare il lavoro principale, fatto però a terra, per spegnere un focolaio alla volta,
Ancora ieri mattina le comunicazioni sull’intervento erano costrette alla massima prudenza, Il rogo era sicuramente sotto controllo, non avanzava, ma prima di dichiararlo spento sono passate ancora lunghe ore di lavoro fino al primo pomeriggio.
Una situazione che conferma la necessità di mantenere  alta l’attenzione e l’ordinanza che prevede l’emergenza incendi almeno fino a fine mese o comunque fino a quando permangono alcune condizioni climatiche sulla Liguria. Il verificarsi del rogo anche solo per cause naturali conferma ancor più l’importanza di prestare attenzione per qualsiasi comportamento che, anche solo involontariamente, potrebbe scatenare un incendio in grado di distruggere ampie aree del patrimonio boschivo della regione.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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