Campionati di vela, atleti all'ospedale dopo essere stati in acqua

Genova, 5 bambini al Gaslini e altri 11 con sintomi. E proteste contro gli organizzatori

Diego PIstacchi 27/08/2024
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Le vele in gara a Genova
Cinque atleti al Gaslini, 11 a casa con sintomi meno gravi. Atleti bambini, 9-11 anni, venuti a Genova per prendere parte alla Coppa Primavela, Coppa Presidente e ai Campionati Giovanili Windsurf classe Techno 293. Un evento attesissimo e che ha portato in città circa mille partecipanti. Ma qualcosa è andato storto. Più di qualcosa. Tanto che c’è di mezzo un esposto raccolto in prima persona dal questore e accertamenti in corso della Guardia Costiera.
I primi mugugni sono stati quelli sollevati dagli atleti, dai loro genitori, dagli accompagnatori, per la sistemazione realizzata in quello che comunque è ancora il cantiere aperto del Palasport. L’accoglienza logistica sotto la copertura della tensostruttura a «vela» della Foce, quella che nel progetto dovrà essere rimossa, ha scatenato molte perplessità. È già stata anche redatta una lettera di formale protesta indirizzata alla Federazione Italiana Vela. «L’organizzazione logistica a terra è stata problematica - si legge nella nota -. Gli spazi per il rimessaggio delle attrezzature erano inadeguati, creando difficoltà e rallentamenti. Inoltre, l’assenza di indicazioni chiare per gli spostamenti ha complicato ulteriormente la gestione delle attrezzature e dei tempi. Anche i servizi destinati agli atleti e agli allenatori si sono rivelati insufficienti, compromettendo l’esperienza complessiva dell’evento».
La lamentela mette nel mirino «lo scarso supporto ricevuto dal direttivo regionale FIV Liguria durante lo svolgimento dell’evento, nonostante l’intervento di alcuni dirigenti della classe Techno 293. Questo ha ulteriormente aggravato le difficoltà organizzative e ha contribuito al generale senso di insoddisfazione tra i partecipanti».
Ma il problema più serio è stato un altro. E a chi lo ha subito ha fatto venire in mente quanto accaduto il mese scorso a Parigi, con le gare olimpiche nella Senna inquinata. «È doveroso segnalare che, durante l’evento del 27 agosto, 16 ragazzi partecipanti si sono sentiti male e 5 di loro sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Gaslini - è scritto nella protesta -. Questo episodio evidenzia ulteriormente le carenze organizzative e di sicurezza dell’evento, che devono essere affrontate con la massima urgenza».
Cosa è accaduto? Il problema ha coinvolto i ragazzi dai 9 agli 11 anni che avrebbero dovuto gareggiare nel windsurf. Il 26 agosto, lunedì, non c’erano le condizioni di vento e i ragazzi sono rimasti a terra, nella spiaggetta di piazzale Martin Luther King, zona Punta Vagno. Vicina al campo di regata che invece si estendeva da Punta Vagno verso i Bagni Sannazzaro. Impossibilitati anche ad allenarsi, hanno fatto il bagno. Ieri per 16 di loro i primi sintomi di malessere: dissenteria, vomito. Qualcuno è stato colpito in maniera più lieve, altri hanno dovuto far ricorso alle cure del Gaslini. Al momento di andare in stampa, manca ancora una certezza dal certificato medico, ma la convinzione comune è che il problema sia stato causato da batteri presenti in uno specchio acqueo non lontano dagli scarichi fognari a mare.
Di certo saranno fatti accertamenti perché genitori e accompagnatori non si sono limitati alla protesta con la Federazione. Sono andati dritti in questura, dove sono stati ricevuti personalmente dal questore, Silvia Burdese, che ha fatto poi raccogliere la loro denuncia. Su quanto accaduto è al lavoro anche la capitaneria di porto, che sta verificando l’opportunità delle aree individuate per la sistemazione degli atleti, in particolare per quelli del windsurf, che ovviamente sono a contatto diretto con l’acqua durante l’allenamento e la gara. La zona della Foce è anche area portuale e quindi interdetta di per sé alla balneazione. 
«I ragazzi sono stati indirizzati alla spiaggia che abbiamo in concessione, che era stata sistemata per l’evento - spiega Gianni Belgrano, uno degli organizzatori -. Ma non dovevano fare balneazione, anche se lì c’è molta gente che si tuffa lo stesso.Siamo stati noi stessi a invitare ragazzi e genitori ad andare a fare accertamenti in ospedale, non tutti hanno voluto. Non possiamo sapere se i malori dipendano dal bagno fatto o da un’infezione virale. Tra l’altro, il giorno prima altri ragazzi che non hanno fatto il bagno, ed erano sotto la tensostruttura, hanno avuto gli stessi sintomi. In ogni caso abbiamo sospeso le gare di wind surf che riprenderanno, probabilmente a Voltri. E sempre noi abbiamo avvertito Arpal di fare subito verifiche sulla qualità delle acque. Restiamo in attesa». Intanto su facebook, sul sito della Fiv sono iniziate le polemiche.
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