Ancora bagarre in sala rossa: aumentata al massimo l’Irpef

La battaglia delle opposizioni non è bastata a non fare approvare la delibera che porterà 14 milioni in cassa

18/12/2025
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Una seduta movimentata, ancora una volta, lunedì sera, nella Sala Rossa del Comune di Genova, dove è stata votata dalla maggioranza la delibera con cui si aumenta al massimo l’aliquota Irpef per chi ha un reddito a partire da 15mila euro, manovra che porterà nelle casse del Comune di Genova 14 milioni di euro nel 2026. Una misura contestata dall’opposizione che non ha mancato di far notare come la giunta Salis «metta le mani nelle tasche dei genovesi» dal primo momento del suo insediamento. La misura, con il sì della maggioranza e il voto contrario dell’opposizione, è una delle tessere del bilancio di previsione che dovrà essere votato, nel suo complesso, entro la fine della settimana al termine di quattro giorni di sedute. La delibera sull’addizionale Irpef è legata all’introduzione della cosiddetta «tassa sugli imbarchi che è stata sottoposta all’aula nel pomeriggio insieme alla riduzione dell’Imu sui canoni concordati. Secondo la minoranza l’impianto della delibera Irpef, inserito a bilancio, rischia di scontrarsi con il destino dell’addizionale sui diritti di imbarco per cui è stata aperta un’istruttoria tra il Comune di Genova e il governo legata all’accordo siglato nel 2022 dall’allora sindaco Marco Bucci. «State mettendo le mani nelle tasche dei genovesi su presupposti giuridici fallaci», l’opinione del capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi che, oltre ad aver chiesto una sospensiva della delibera (respinta), ha espresso forti dubbi sul fatto che l’aumento dell’Irpef possa andare a buon fine. «Si tratta di un aumento virtuale - ha aggiunto - un primo caso in Italia, basato su un accordo che dovrà essere raggiunto con il consiglio dei ministri, ma ricordo che lo stesso accordo, nel 2022, venne raggiunto anche su presupposti politici». Pronta la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile, assessore al Bilancio, che ha ribattuto che «semmai sarebbe il secondo caso in Italia, visto che voi avete approvato un bilancio senza inserire al suo interno i conti di Amt». La rimodulazione dell’addizionale dell’Irpef, con l’innalzamento al massimo dell’aliquota, sarà applicata a scaglioni. Chi ha un reddito sino a 15 mila euro sarà esentato (prima erano 14 mila), risparmiando fino a 145 euro, ma chi ha un reddito superiore a 15 mila euro pagherà dai 30 ai 78 euro in più all’anno. 
I sempre battaglieri leghisti Alessio Bevilacqua e Paola Bordilli contestano quella che chiamano «la vergogna Irpef: una sinistra che equipara chi ha un reddito di 15.000 euro a chi ne ha oltre 50.000 - dicono in una nota - Siamo basiti di fronte all’ennesima tassa che il Campo Largo della progressista Salis impone ai cittadini genovesi. Abbiamo proposto un documento che chiedeva il ritorno agli scaglioni percentuali, proprio per garantire una misura più equa. Ma il Campo Largo ha espresso parere negativo, senza alcuna reale motivazione. Ci apprestiamo a votare un bilancio che ha una sola, amara certezza: gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, senza peraltro alcun solido presupposto giuridico. Che sia chiaro in tutta Italia: la futura candidata leader della sinistra dimostra che l’unica cosa che sa fare è colpire, con le tasse, le fasce più deboli». A fare i conti alla Giunta Salis anche Alessandra Bianchi capogruppo di FdI in consiglio comunale. «Nei giorni scorsi il vicesindaco si era nascosto dietro la lettera arrivata dal Ministero degli Interni scaricando come sempre il peso delle decisioni di questa maggioranza sulla passata amministrazione. Peccato che, per l’ennesima volta, la sua narrazione, creata ad arte per l’occasione, è caduta sotto il peso della verità. In quella stessa nota, infatti, non c’è nessun riferimento alla fantomatica messa in mora così come non c’è nessun riferimento alla possibilità di perdita dei 25 milioni di contributi come ventilato dal vicesindaco. Viceversa ciò che emerge chiaramente è che il Ministero abbia bocciato la richiesta di aumento dell’addizionale Irpef che è stato comunque inserito a bilancio da Silvia Salis e dalla sua giunta». Nel pomeriggio la maggioranza ha approvato anche la cosiddetta tassa sui passeggeri delle navi: tre euro che ogni passeggero di traghetti o navi da crociera in transito da Genova sarà tenuto a versare. La tassa sarà introdotta a partire da giugno anche se non è chiaro il meccanismo di riscossione che dovrà essere concordato con le compagnie di navigazione. Dal 2027 la misura avrà un valore di 5,7 milioni. L’addizionale da 3 euro è, come noto, fortemente osteggiata da armatori, compagnie e autorità portuale ed è stata criticata dalla minoranza di centrodestra. Pietro Piciocchi l’ha criticata nel metodo, «perché non sono stati ascoltati gli operatori», Nicholas Gandolfo, Fdi, ha attaccato: «In sei mesi in quest’aula abbiamo discusso solo delibere su aumenti di tasse» mentre Mario Mascia, Forza Italia, auspica che «da qui a giugno si trovino fondi alternativi per sostituire le entrate della tassa». 
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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