Il recente annuncio fra Thales, Leonardo e Airbus «è un passo importante nella direzione che abbiamo indicato sin dall'inizio: lavorare insieme con le tre grandi nazioni industriali e spaziali d'Europa, appunto Italia, Francia e Germania. Lavorare insieme per far crescere sempre più dei campioni europei capaci di competere a livello globale e la nascita di Bromo con Leonardo, Airbus e Thales dimostra che noi siamo sulla strada giusta». Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, giungendo al Consiglio ministeriale dell'Agenzia spaziale Europea (Esa) a Brema, in Germania.
«Noi - ha proseguito - abbiamo sempre più un sistema di imprese, di campioni europei come appunto Leonardo o anche Avio, ma anche di piccole e medie imprese che crescono attorno alle quattro space factories che abbiamo creato con le risorse del Pnrr al Nord, a Torino, Milano, ma anche al Centro, a Roma e al Sud, a Bari, con 16 distretti industriali, l'ultimo è nato pochi giorni fa in Abruzzo, che coprono tutta la penisola. Quindi anche con una filiera di piccole e medie imprese che sono sempre più competitive a livello globale».
Urso ha sottolineato come l'Italia abbia «la capacità di operare a 360 gradi e, sicuramente, su alcuni settori è leader, come quello dell'esplorazione dello spazio, dell'osservazione della Terra. Noi crediamo di poter contribuire al meglio a una competitività complessiva dell'Agenzia spaziale europea».
«Per quanto ci riguarda» l'Esa «è un'agenzia che opera anche su indirizzo della nostra Unione europea e quindi è particolarmente importante una piena collaborazione tra il commissario europeo allo spazio - ha concluso - il vicepresidente Cubillus e l'agenzia spaziale e la sua governance».