La Città Metropolitana di Torino, attraverso Metro Holding, lancia un reverse Abb su Iren per massimo 83 milioni di euro ovvero a un prezzo per azione fino a 2,228 euro (premio del 9% sulla chiusura odierna del titolo).
Nel caso in cui l'operazione, riservata a investitori istituzionali, si chiudesse a questo prezzo, rileverebbe il 2,86% circa del capitale, che sommato alla restante partecipazione che ha in portafoglio il sistema Torino, lo porterebbe a pareggiare di fatto la quota detenuta da Genova, ad oggi primo socio di Iren con il 23,58%.
In passato le due amministrazioni erano il primo azionista del gruppo energetico attraverso la holding Finanziaria Sviluppo Utilities, in cui detenevano quote paritetiche. Poi ci fu il break up del veicolo e una parziale cessione di quote da parte di Torino, con Genova che talvolta - a livello di investimenti e di governance - ha fatto sentire il proprio primato azionario. Ora c'è un nuovo riequilibrio degli assetti azionari tra i due enti.
L'operazione - precisa una nota - rientra nella volontà di Città metropolitana di Torino - in coerenza con gli indirizzi già approvati dal Consiglio metropolitano nel Piano strategico metropolitano 2024-2026 e nel Documento unico di programmazione 2025-2027 - di operare una scelta strategica in termini industriali e di sviluppo economico a vantaggio dell’intero territorio nei diversi settori di intervento di Iren.