Tartufo, un piano mirato per difendere l’eccellenza piemontese

L’assessore Marco Gallo ha predisposto interventi per tutelare le querce e le tartufaie in 41 Comuni della regione

Loredana Polito 20/03/2025
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Il settore del tartufo, eccellenza piemontese conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, è in continua crescita, trainato da un numero sempre maggiore di cercatori, investimenti regionali e un calendario fieristico sempre più ricco.

Tra il 2022 e il 2024, la Regione Piemonte ha rilasciato 471 nuovi tesserini di idoneità, portando a oltre cinquemila il numero di trifolai abilitati. Da registrare anche un dato in controtendenza rispetto al passato: tra i nuovi operatori sono 92 le donne che hanno ottenuto l’abilitazione, segno di come le disparità di genere nel mondo dei ‘trifulé’ stiano diminuendo.

Tra l’altro, gli introiti derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini di abilitazione producono per la Regione ricavi importanti: è di 450 mila euro l’ammontare complessivo da reinvestire sul territorio attraverso azioni di manutenzione e cura del patrimonio arboreo delle tartufai e il finanziamento delle manifestazioni per la promozione e la valorizzazione dei tartufi.

Durante l’ultima riunione della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, presieduta dall’assessore alla Tartuficoltura, Marco Gallo, sono stati approvati i Piani di sviluppo per il 2025, con strategie mirate per consolidare il comparto.

«Il tartufo è una delle eccellenze del nostro territorio e come Regione vogliamo garantire che continui a essere un motore di sviluppo per l’economia locale. Per questo stiamo investendo in azioni concrete per la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, ottimizzando le risorse disponibili con interventi mirati e realmente efficaci per gli operatori del settore» – ha dichiarato l’assessore alla Tartuficoltura, Marco Gallo.

I cambiamenti climatici potrebbero però in futuro mettere a rischio la produzione di tartufi, alterando gli equilibri naturali delle tartufaie. Per questo, la Regione Piemonte ha deciso di intervenire con un piano di tutela mirato, puntando sulla cura delle querce e di altre specie fondamentali per la crescita del tartufo. Questi alberi, oltre a essere essenziali per il ciclo biologico del micete, hanno un’elevata longevità e contribuiscono alla stabilità degli ecosistemi tartufigeni.

Nel concreto, saranno indennizzate 2.400 piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 41 Comuni piemontesi, con l’obiettivo di preservare e potenziare le tartufaie esistenti.

Si tratta di una misura nasce come risposta diretta all’allarme lanciato dalle associazioni tartufaie, che hanno registrato un dato preoccupante nel 2024: una drastica riduzione del raccolto, nonostante condizioni meteorologiche apparentemente favorevoli. Un fenomeno che dimostra come il cambiamento climatico stia alterando in modo imprevedibile il delicato equilibrio delle tartufaie.

Con questo intervento, la Regione Piemonte si impegna a proteggere un settore strategico per l’economia locale e a contrastare gli effetti del clima sulla biodiversità, garantendo un futuro alla tradizione tartufigena piemontese.

Intanto, per la prima volta nel calendario delle manifestazioni dedicate al tartufo piemontese, entra un evento interamente dedicato al tartufo nero, eccellenza ancora poco conosciuta, ma di grande pregio gastronomico.

La fiera ‘Trifola Noir’ si terrà a Murisengo (Alessandria) nei primi due week-end di giugno, segnando l’inizio della stagione della ‘cerca’ estiva.

Tra i grandi appuntamenti, spicca poi la 95esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (Cuneo), vera eccellenza per il Piemonte, che quest’anno si terrà dal 10 ottobre al 7 dicembre. E sempre a Murisengo, per il primo anno, la fiera Trifola d’Or, in programma dal 16 al 23 novembre, diventa un evento internazionale.

Proseguono inoltre i controlli per la tutela del patrimonio tartufigeno piemontese, grazie alla preziosa collaborazione tra Regione Piemonte, associazioni dei trifolai e Carabinieri Forestali.

Sono stati 182 i controlli complessivamente effettuati dai militari su tutto il territorio regionale: 103 nella provincia di Cuneo, 73 nelle province di Alessandria e Asti, 3 nella provincia di Torino. Da queste attività sono stati riscontrati tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi per un importo totale di 4.500 euro di sanzioni.

Inoltre, sono stati effettuati anche controlli per prevenire ed evitare la raccolta di tutte le specie nei periodi vietati (maggio e settembre). In questo caso l’attività di contrasto ha dato esito a 56 controlli e all’identificazione di 4 persone.

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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