La città e il mondo dell’economia piangono il «principe» Cesare Castelbarco Albani, l’ultimo timoniere genovese di Banca Carige. morto nella notte a 72 anni dopo alcuni giorni di ricovero all’osapedale Sacco di Milano.

Castelbarco, il cui soprannome è legato alle sue origini nobiliari, aveva guidato l’ex banca genovese proprio negli anni della più difficile transizione, dopo l’inchiesta che aveva coinvolto lo storico leader Giovanni Berneschi. La sua presidenza, dal 2013 al 2016, aveva consentito di tenere in linea di galleggiamento l’istituto con alcuni aumenti di capitale. Poi, con l’avvento della famiglia Malacalza come socio di riferimento, i rapporti tra Carige e Castelbarco si erano fatti molto tesi, fino all’avvio di un’azione legale risarcitoria da parte del board della banca contro l’ex presidente. La storia ha dato piena ragione a quest’ultimo, con il tribunale che ha disposto anche un risarcimento per i danni morali e materiali subiti dal «principe», che Banca Bper, che nel frattempo ha assorbito Carige, gli ha offerto la guida della Cesare Ponti Spa, la private bank genovese del gruppo.

Ma Cesare Castelbarco Albani è stato un protagonista della vita economica genovese a tutto tondo. Alla guida della sua società di produzione di riso, ha poi esteso la sua azione nel settore dello shipping come agente marittimo ed è stato chiamato a guidare Flse, la finanziaria di Regione Liguria.

La notizia della sua morte ha avuto molta eco in città. Era stato ricoverato per un’aneurisma e successivamente le sue condizioni si erano complicat. anche Marco Bucci, sindaco di Genova e neo eletto presidente della Regione Liguria, ha formulato le condoglianze a nome della città e della Liguria alla famiglia dell’ultimo genovese che cercò di salvare la liguritudine di Banca Carige.