Morti sul lavoro, Liguria terza regione più virtuosa

Nel 2020 era la peggiore regione d'Italia, poi ha abbattuto la curva degli infortuni più gravi

Diego Pistacchi 13/10/2024
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La premessa, doverosa, è che anche un solo lavoratore che non fa ritorno a casa è una sconfitta. E l’obiettivo deve essere quello dei «morti zero». Ma detto questo non si può non notare che la Liguria sta imponendo a questa tragica scia una curva fortemente in discesa. Negli ultimi anni il bilancio si è fatto meno grave, certificato dai numeri. Se da un lato è sacrosanto il dovere dei sindacati di chiedere sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni, dall’altro è doveroso dire che, se si ritiene che le istituzioni abbiano una responsabilità, a quelle liguri va allora riconosciuto il merito di aver invertire la rotta. E anche in maniera decisa.
A fornire un quadro preciso e incoraggiante è l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering, divide le Regioni in fasce di incidenza sulla base ovviamente del numero dei lavoratori, per non usare numeri assoluti che non avrebbero senso. E la Liguria è in fascia bianca. Con il dato aggiornato al 31 luglio 2024 la Liguria è una delle sole 4 regioni d’Italia in cui l’incidenza di infortuni mortali rispetto alla media nazionale è al di sotto dello 0,75. È la terza migliore in Italia dietro alle Marche e Veneto e davanti al Friuli. Per dare subito conto del valore, in Italia si registrano purtroppo in media 18,7 infortuni mortali ogni milione di lavoratore. In Liguria la media è di 12,6, il Veneto è a 10,3, le Marche a 9.4. Nessuno ha fatto meglio. Anzi, ci sono regioni come l’Emilia Romagna (24,4) o il Trentino (31.5) che sorprendono perché ritenute all’avanguardia in questo senso e che invece offrono dati di gran lunga peggiori di alcune regioni del Sud. Stereotipi che vanno in frantumi, ma soprattutto considerazioni che assumono un valore più concreto nel momento in cui si guarda a un trend consolidato.
Detto che vi possono essere tragedia particolari (il vaso della Torre PIloti è un ricordo tragico quanto calzante) che in un anno possono far sballare le medie, la Liguria, dall’anno nero del 2020 in cui con una media di 64.9 (con la media nazionale intorno a 40 casi per milione)  infortuni mortali è stata la peggiore d’Italia, ha iniziato una parabola discendente fortissima, che l’ha portata nel 2021 a 47,1, nel 2022 al 32.5, lo scorso anno a 29.2.
Se è vero che il dato è stato fissato a fine luglio e quindi è purtroppo parziale, anche il trend su base annua sembra indirizzato a un nuovo anno di calo. Di certo in altre regioni il numero di morti bianche è stato purtroppo di molto superiore. In Italia sono 6 le Regioni in fascia rossa, altrettante in fascia arancione, cioè più o meno gravemente sopra la media nazionale, 4 in fascia gialla (tra cui Piemonte e Lombardia), in linea con il quadro italiano o leggermente meglio, e appunto le quattro regioni tra cui la Liguria che, nella speranza di abbassare sempre di più la soglia, stanno comunque facendo registrare numeri ridotti.
Lo studio condotto e aggiornato con frequenza dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering comprende anche varie analisi sugli infortuni sul lavoro. Tra queste  sono individuati gli indici di incidenza dei morti sul lavoro per regioni, fasce d’età, provenienza dei lavoratori al fine di facilitare una corretta “stima del rischio” di infortunio mortale. Tutti dati a disposizione delle istituzioni, ma anche dei sindacati, che possono così indirizzare la maggiore attenzione laddove gli indici di rischio suggeriscono la necessità di intervento. Se la tragica fatalità può sempre giocare un peso determinante, la maggior parte degli infortuni risultano evitabili con il rispetto delle misure di prevenzione e l’utilizzo degli strumenti individuali di protezione. L’auspicio è che il trend degli ultimi quattro anni per la Liguria venga confermato e che rappresenti quindi un segnale importante che la nostra regione ha intraprese la strada giusta contro una piaga sempre più  inaccettabile.
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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