Meloni loda il «made in Turin»

La premier italiana in visita nel Torinese ha voluto incontrare gli atleti di «Special Olympics» e si è poi recata allo Space Park Argotec, fabbrica di satelliti tra le più avanzate al mondo che lavora con la Nasa, e allo stabilimento di penne Aurora

Loredana Polito 15/03/2025
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Intensa giornata torinese per la premier Giorgia Meloni.

È sbarcata ieri mattina all’aeroporto di Caselle, dove ha trovato ad accoglierla – tra gli altri – il governatore piemontese Alberto Cirio, l’assessora regionale alla Cultura Marina Chiarelli e il sindaco del Comune di Torino Stefano Lo Russo.

Si è quindi recata agli impianti sportivi che ospitano gli «Special Olympics», i giochi mondiali dedicati a persone con disabilità intellettiva.

Dapprima, all’Inalpi Arena, ha salutato le squadre al loro ingresso in campo per le tre partite di hockey, battendo la mano a ognuno degli atleti. Ha salutato poi la delegazione italiana. Successivamente, al Palatazzoli, sede del pattinaggio di figura, ha assistito dalle tribune ad alcune performance, applaudendo gli atleti e le atlete in pista. La premier di è fatta anche numerosi selfie e ha firmato autografi con i giovani, intrattenendosi con loro sulle tribune del palazzetto.

La premier Giorgia Meloni è quindi andata allo Space Park di Argotec, una delle più avanzate fabbriche di satelliti di piccole dimensioni in Europa. A riceverla l'amministratore delegato David Avino. Insieme hanno visitato il quartiere generale dell'azienda, inaugurato il 18 ottobre dell'anno scorso, su un'area di 60 mila metri quadrati alle porte di Torino, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

L'Argotec – una delle quattro aziende scelte dalla Nasa per il programma ‘Rapid Spacecraft Acquisition Services’ – produce micro satelliti di nuova generazione e punta a conquistare la leadership nel settore spazio a livello italiano e internazionale. Meloni si era già congratulata con l'azienda in occasione del lancio del primo satellite nell'ambito della missione ‘Iride’ che vede protagonista proprio Argotec.

La premier ha sottolineato l'importanza del suo contributo all'industria aerospaziale italiana.

«La visita della premier Giorgia Meloni arriva in un momento particolare in cui stiamo raccogliendo tanti investimenti fatti negli anni, investimenti in innovazione, in tecnologia. Soprattutto è il riconoscimento del made in Italy perché siamo ancora una delle pochissime aziende 100% di capitale italiano» – ha detto con orgoglio David Avino, amministratore delegato di Argotec, che ha accolto la presidente del Consiglio davanti allo Space Park di San Mauro Torinese.

«A oggi siamo l'unica azienda che ha mandato satelliti nello spazio, anche nello spazio profondo, quindi per noi è sicuramente una bella soddisfazione la visita della premier» – ha rimarcato Avino.

«Io non faccio mai richieste, non è mio costume. Abbiamo portato il primo ministro all'interno del nostro Space Park, per farle vivere proprio le attività e la passione che ogni giorno svolgiamo all'interno, il lavoro fatto da ingegneri da operai e tutto il personale».

«Non abbiamo parlato di Musk, né di Starlink, né di Iris2. La presidente voleva capire le capacità che ci sono in Italia in questo settore, non solo sulla parte Iris2 o sulle telecomunicazioni» – ha dichiarato David Avino, amministratore delegato di Argotec, al termine della visita della premier Giorgia Meloni allo Space Park.

«Non siamo competitor di Starlink. Vorremmo esserlo, ma non lo siamo. Abbiamo però sicuramente delle capacità importanti nella costruzione di piattaforme satellitari» – ha affermato l’ad.

«Io penso che nell'agenda della premier non ci sia solo il discorso delle telecomunicazioni, ci sono tante altre cose. I satelliti sono importanti, lo spazio anche, ma non è solo telecomunicazioni» – ha aggiunto David Avino.

«La visita è andata molto bene, la presidente è molto curiosa, ha voluto conoscere le nostre attività. Ha chiesto a informazioni agli ingegneri: è stato veramente un momento molto bello, in cui ci siamo confrontati» – ha spiegato. «Non abbiamo parlato assolutamente di investimenti, abbiamo raccontato le nostre attività, le nostre capacità che arrivano dall'osservazione della Terra, dalle telecomunicazioni e dalla scienza in generale. Ci ha regalato la bandiera italiana della presidenza: per me è un orgoglio che riempie di gioia».

Dopo la visita privata all'Argotec la premier ha fatto tappa nella sede dell'Aurora, la storica azienda di penne stilografiche e a sfera. Fondata nel 1919, esempio nell'eccellenza del Made in Italy, Aurora è stata tra gli sponsor della presidenza italiana del G7 e ha donato le penne personalizzate ai leader che hanno partecipato al vertice in Puglia.

«Abbiamo incontrato la presidente Meloni al suo arrivo a Torino, con il prefetto, Donato Cafagna, e il presidente della Regione, Alberto Cirio, e abbiamo avuto modo di fare il punto della situazione dei cantieri del Pnrr, che a Torino stanno procedendo secondo la tabella di marcia. E questa mi sembra già un'ottima notizia» – ha dichiarato il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo.

«Abbiamo condiviso di organizzare, nei prossimi mesi una visita congiunta col presidente Cirio della presidente del Consiglio per vedere da vicino lo stato di attuazione del Pnrr – ha aggiunto il primo cittadino – con un'agenda finalizzata proprio all'attenzione su questi lavori».

«Rispettare i tempi per un'opera pubblica nel nostro Paese sappiamo bene che è già un ottimo risultato – ha affermato – e il fatto che lo stiamo facendo in maniera diffusa ci deve rendere orgogliosi stiamo facendo un buon lavoro».

Parlando poi degli impegni della presidente Meloni, Lo Russo ha lodato la tappa alla «grande realtà degli Special Olympics, un'altra delle cose di cui siamo davvero orgogliosi, che lancia un messaggio positivo di inclusione».

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