Dal Nautico appello a fermare le ideologie ambientaliste dell'Ue che minacciano un settore in gran salute
Diego Pistacchi 19/09/2024
Inaugurazione del Salone Nautico
Il «buon vento» che tutti augurano al Salone Nautico è quello che spazza via le parole. È soprattutto quello che soffia di poppa e che spinge il avanti. La scia è solo acqua passata nell’elica.
Così i dati più che positivi raccontati dalla nuova edizione di «Nautica in cifre» ci sono e vengono ricordati. Ma gli imprenditori guardano già cosa c’è davanti alla prua. E, sempre con i fatti, eleggono Genova capitale della nautica. Perché aspettano il Salone per parlare senza filtri alla politica. Per ringraziare delle cose positive che ha fatto negli ultimi anni, specie a Genova e in Liguria, per ricordare i danni e l’inconcludenza dei governi Monti e della sinistra. Ma ancora una volta per chiedere aiuto.
Il pericolo pubblico numero uno è di nuovo l’Europa. La Ue. Quel colosso che tutti hanno paura a criticare perché non è politicamente corretto. Quell’organismo che sembra perseguire l’interesse di distruggere il buono delle economie nazionali. Inevitabile che la nautica italiana sia un obiettivo privilegiato, essendo la migliore al mondo. Chi non usa giri di parole è Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, uno dei leader internazionali della cantieristica: «Ho in mente quella definizione secondo cui la Ue sembra un conglomerato di persone buone a nulla e capaci di tutto per trovare soluzioni che provochino disastri». Il suo intervento riprende e rafforza quello di Massimo Perotti, di San Lorenzo, secondo gruppo al mondo nei superyacht, che aveva indicato il pericolo che c’è nell’aria: quello di una nuova fobia ambientalista. «Non possiamo pensare di trattare gli yacht come le navi - spiega -. Dobbiamo separare il business del diporto da quello del grande traffico, di chi va per mare tutto l’anno e ha emissioni neppure paragonabili. Non iniziamo a inventare regole che ucciderebbero il settore senza portare risultati». Concetto sintetizzato ancora da Galassi: «Non vorrei rivivere un nuovo Green Deal applicato alla nautica da diporto».
E Genova, da capitale quale dimostra di essere, offre subito il primo riscontro. Sul palco c’è il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha appena incassato i complimenti di Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, per essere stato l’unico ministro ad aver portato a compimento il nuovo codice della nautica «dopo che i suoi tre predecessori lo avevano solo promesso». Il vice premier abbozza: «Prima di me hanno iniziato il lavoro - fa il signore, poi dissimula europeismo, con parole che però inchiodano Ursula, Greta e compagni -. Magari ora scriveranno che gli imprenditori hanno attaccato la Ue. Io invece la vedo come una difesa di un’istituzione che viene aiutata a non andare a sbattere». Poi snocciola le cifre del flop del Green Deal nell’anno che ha visto il record di emissioni proprio dopo tutte le regole più stringenti. Sottolinea il disastro procurato alle industrie automobilistiche e la consapevolezza crescente dei cittadini della necessità di «rivedere il Green Deal rimettendo il buon senso davanti all’ideologia».
C’è molta politica nel giorno dell’inaugurazione del Salone, di quella Fiera che - lo ricorda Andrea Razeti, presidente de «I Saloni Nautici», la società organizzatrice - «In Italia è ormai seconda solo al Salone del Mobile di Milano», e che per tutti è ormai la più bella del settore a livello internazionale, anche grazie alla nuova casa che gli è stata costruita attorno.
C’è molta politica, ma è politica che guarda solo i fatti. Marco Bucci, sia da uomo di mare, sia da sindaco di Genova e candidato presidente della Regione, si sente pienamente nel suo. Anche perché gli imprenditori che non guardano ai colori ma alle cose concrete, lo fanno gongolare. Saverio Cecchi, è all’ultimo degli 8 anni da presidente di Confindustria Nautica, ha vissuto tutto il rilancio del Salone, e sa come è andata davvero. Di più, sa come era prima, come aveva trovato la situazione lui da imprenditore e coloro che hanno preso in mano le istituzioni locali. «Julio Velasco, ct della nazionale di pallavolo medaglia d’oro olimpica dice che i vincenti trovano soluzioni, i perdenti cercano alibi. Ecco, io tra i vincenti voglio citare il Comune di Genova e la Regione Liguria. Non saremmo riusciti a realizzare tutto questo in questi anni se non avessimo avuto la loro collaborazione. Grazie Marco! - si rivolge a Bucci in prima fila, non si vergogna di Toti -. Di alibi ne avremmo potuti avere, c’era un’associazione divisa, l’abbiamo riunita. Ci sono state crisi internazionali, le abbiamo superate. C’è stato il Covid e qui a Genova abbiamo fatto l’unico Salone in presenza al mondo, con un protocollo che ha fatto scuola».
Salvini coglie che non val la pena aggiungere altro:«Non faccio campagna elettorale, la farò fuori di qua. Ma oggi ho sentito parole non in libertà, ma di verità, un grazie a Bucci e a Toti per quanto hanno fatto per Genova e la Liguria va detto». E dalla platea non fa fatica a partire l’applauso. Così come il battimani spontaneo sottolinea le parole della seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che accosta i fasti della Repubblica di Genova al «modello Bucci e alla Regione che hanno saputo garantire a questa città e alla Liguria un salto di qualità». La Russa riprende il tradizionale saluto dei marinai e lo applica alla rotta da tenere: «Il buon vento Genova ce l’ha alle spalle, continui a navigare in questa direzione». Gli imprenditori concordano, guardando a cosa c’è davanti alla prua. Perché la politica in questi anni ha evitato di disseminare il mare di iceberg come faceva pochi anni fa, ma è sempre meglio scrutare l’orizzonte.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3, 12081 Beinette
(CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047
Il Giornale del Piemonte e della Liguria
Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa,
editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni
il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".