Iren, crescono utile netto e dividendi

Prosegue in tutti i business lo sviluppo del Piano industriale. Il Gruppo acquisirà anche la totalità del capitale di Egea ed effettuerà nuovi investimenti sulla rete di teleriscaldamento di Alessandria. Prevista nel 2025 ulteriore crescita dell'ebitda

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Iren si conferma un gruppo solido e in crescita. Ha chiuso il 2024 con risultati economico-finanziari in aumento, indicatori di sostenibilità in miglioramento e una proposta di dividendo in crescita.

La performance economica risulta solida, con ebitda in crescita del +6,5%, pari a oltre 1,27 miliardi di euro, e un utile netto in incremento del +5%, pari a 268 milioni di euro. Anche il dividendo proposto è in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente e pari a 12,83 euro per azione con un pay-out del 61%, in linea con le previsioni del Piano Industriale.

I ricavi consolidati al 31 dicembre 2024 si attestano a 6 miliardi di euro, in diminuzione del 6,9% rispetto all'esercizio 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato – spiega Iren – sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 300 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities e per circa 338 milioni dalla riduzione delle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110%.

Nel corso del 2024 è stato realizzato il previsto e molto importante Piano di sviluppo, con investimenti complessivi pari a 942 milioni di euro, di cui il 76% destinati a progetti di sostenibilità. Il numero complessivo dei dipendenti del gruppo a fine 2024 è pari a oltre 11.300 persone, con un incremento di oltre 300 persone nel corso dell'anno.

«Chiudiamo il 2024 – commenta Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo Iren – con risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica, con l'integrazione di Acquaenna e Sienambiente. Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria. È cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l'emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di un miliardo di euro. A gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico».

L'acquisizione del 100% di Iren Acqua da parte di Iren, aggiunge Luca Dal Fabbro, «è un'operazione industriale che prevede il consolidamento dell'azienda, perché vogliamo avere le mani libere per fare un progetto industriale ed «essendo gli unici soci possiamo a questo punto prevedere degli investimenti, delle espansioni nel settore acqua». «È un settore che ci interessa molto – spiega – quello delle reti e dell'acqua. Quest'ultimo in particolare è un settore promettente per gli investimenti che verranno fatti e per le competenze che abbiamo che possono essere poi scaricate a terra nei territori».

«Il percorso verso gli obiettivi di sostenibilità del Piano industriale è proseguito in tutti i business: la raccolta differenziata ha raggiunto quasi il 70% in tutti i territori serviti, l'energia rinnovabile venduta è in incremento di oltre il 36% rispetto allo scorso anno, l'intensità carbonica è in calo di circa il 6% grazie al forte incremento di produzione idroelettrica e rinnovabile e le perdite idriche restano stabili al 31% nonostante l'integrazione delle società recentemente acquisite nelle quali le performance sono ancora in via di ottimizzazione» – rimarca il vicepresidente di Iren, Moris Ferretti.

«Approviamo un ebitda pari a oltre 1,27 miliardi, superiore alla Guidance, e in crescita del 6,5% rispetto allo scorso anno. Questo conferma la traiettoria di sviluppo tracciata dal Piano industriale e la capacità di Iren di adattarsi ai differenti contesti di mercato grazie soprattutto al proprio modello multibusiness. Ci attendiamo per il 2025 un'ulteriore crescita dell'ebitda, tra 1.340 e 1.360 milioni di euro. Nei prossimi mesi lavoreremo con tutte le oltre 11 mila persone del gruppo e con il nuovo consiglio di amministrazione per definire un nuovo piano strategico per Iren» – evidenzia Gianluca Bufo, amministratore delegato e direttore generale.

Il pagamento dei dividendi di Iren, pari a 12,83 centesimi per azione, in crescita del 8% rispetto allo scorso anno, porterà nelle casse del Comune di Torino circa 23 milioni di euro. Per la Città Metropolitana di Torino sono previsti 9 milioni di euro.

Tra le notizie positive, c’è anche la decisione di Iren di esercitare l'opzione call per acquisire l'intera quota di Egea. Lo ha deliberato il Consiglio di Amministrazione. Il corrispettivo offerto da Iren per l'esercizio della opzione call, determinato sulla base di quanto previsto dagli accordi contrattuali, è pari a 74,8 milioni di euro. Tale prezzo è soggetto ai meccanismi di determinazione e verifica previsti negli accordi tra le parti.

«Con l'acquisto del capitale restante di Egea Holding acquisiamo il 100% dell’azienda e si conclude la prima fase di rilancio della nuova Egea: abbiamo ristrutturato con successo un gruppo che fino a un anno e mezzo fa era in grosse difficoltà finanziarie e lo stiamo rilanciando con un solido piano di sviluppo industriale. Abbiamo fatto prevalere l'idea di un progetto industriale, grazie anche alla collaborazione di stakeholder, istituzioni e territorio e grazie al supporto essenziale delle lavoratrici e lavoratori di Egea: i risultati ci stanno dando ragione. L'esercizio dell'opzione call ci permetterà di lavorare sulla crescita, puntando alle sinergie derivanti dall'ingresso in un grande Gruppo come il nostro» – spiega Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren.

«Da agosto 2024, abbiamo lavorato incessantemente su Egea in un unico team di persone, ristrutturando i processi aziendali evolvendoli a quelli del Gruppo Iren, valorizzando gli asset e le competenze. Con l'esercizio della call, entriamo ancora più nel vivo di questo processo, creando valore ulteriore non solo per Iren, ma anche per il territorio storico in cui opera Egea. Il brand Egea non scomparirà: rappresenta un valore che intendiamo preservare, testimonianza di un legame che continua a incarnare vicinanza nei cittadini e istituzioni di questi territori. Guardiamo al futuro con ottimismo, sulla base del piano industriale e dei relativi benefici duraturi associati a questa operazione» – dichiara Gianluca Bufo, amministratore delegato e direttore generale di Iren.

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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