In uno dei momenti più complicati del settore automotive c’è, e proprio in Piemonte, chi ancora osa sognare, chi ancora osa scommettere sul futuro dell’auto in questa regione, investendo capitali e idee, tempo e speranze in un progetto che ricorda molto le sfide dei grandi pionieri dell’automobilismo del XX secolo.
Il suo nome è Josè Mignatta, titolare della J.M. Sas di Valfenera d’Asti, una piccola azienda nata per la lavorazione di materie plastiche e gomma e poi diventata un’eccellenza produttiva nel campo della lavorazione della fibra di carbonio.
Dopo 25 anni di attività e innovazione, Josè Mignatta ha deciso di fare un ulteriore passo avanti nella sua carriera imprenditoriale, dando finalmente corpo ad un sogno che gli stava a cuore ormai da tempo: realizzare a Valfenera un’auto unica e iconica allo stesso tempo, un’auto che racchiudesse in sé la storia e il design dell’automobilismo piemontese e nello stesso tempo si proiettasse nel futuro per tracciare una nuova via.
Nasce così il progetto delle Automobili Mignatta e soprattutto il progetto della prima vettura made in Valfenera d’Asti, che non sarà Maranello e forse non diventerà mai Woking, ma che di certo,in questi tempi di laconiche notizie sulle chiusure di stabilimenti e impianti produttivi, si guadagnerà un posto al sole per essere il centro di una nuova speranza e di una nuova scommessa, industriale ed automobilistica.
La data da ricordare è il 29 gennaio 2025, perché in questo giorno sarà svelato il volto di Rina, l’auto numero uno di questo ambizioso progetto: un’auto di lusso alternativa alle auto di lusso, il che potrebbe sembrare un assurdo, se non fosse che Rina si presenta al pubblico come sintesi dello stile anni ’60 unito alla potenza e all’innovazione dei tempi nostri, con linee sinuose e penetranti realizzate con arte, grazie alla leggerezza e modellabilità della fibra di carbonio, montata su un monoscocca dedicato in fibra di carbonio, per garantire tutta la sicurezza di un’auto che può superare in pochi secondi i 200 chilometri orari, ma che nasce per il gusto di viaggiare alla scoperta di nuove strade, colline e gusti tipici del Piemonte, dove questo piccolo bolide sarà costruito e venduto ad un prezzo inferiore ai 300 mila euro, ma con tutti i requisiti per stare tranquillamente al passo con fuoriserie dai costi maggiori e di molto.
“Rina è una barchetta stile anni ’60 – spiega Josè Mignatta – frutto di un progetto portato avanti dalla nostra azienda negli ultimi anni. Sarà un’auto fortemente legata al territorio, anche se ovviamente potrà spaziare in qualsiasi contesto stradale. Nel mio immaginario sarà la vettura con la quale fare un giro per le colline del Monferrato, delle Langhe o del Roero alla riscoperta di quella tipicità paesaggistica ed enogastronomica che rappresenta la vera eccellenza del Piemonte, Patrimonio UNESCO, a sud del Po e sarà a sua volta un’eccellenza di questo territorio. Avrà un motore endotermico, potente e al passo con le normative ambientali europee, ma sarà un motore benzina classico; non sono previste versioni elettriche o con motorizzazioni alternative in quanto quest’auto nasce per regalare sensazioni forti, a partire dallo stesso suono del motore, che sarà unico e facilmente riconoscibile, dal momento che scarichi e catalizzatori sono studiati per raggiungere anche questo tipo di obiettivo, quello di un suono per appassionati di motori che riporti immediatamente la mente alla nostra vettura.”
A volte si dice che un prodotto è stato curato nei minimi particolari, ma mai come in questo caso è il Caso stesso ad essere fuori gioco. Mignatta ha curato personalmente ogni fase della realizzazione di questo prodotto a partire dal nome: Rina, che nella grafica del prodotto ha la lettera ‘n’ che riprende lo skyline, il profilo, del nostro Monviso, il gigante delle Alpi piemontesi, quel gigante che Josè Mignatta ha imparato a conoscere da bambino, nelle vedute che delle Alpi si hanno vivendo sulla Piana, a Villanova, come a Valfenera o Cellarengo, il paese dove Josè è cresciuto grazie anche a nonna Caterina, Rina, cui l’auto è dedicata in un omaggio fuori dal tempo e dalla dimensione terrena: nonna Rina non c’è più, ma la prima auto creata dal suo adorato nipote porterà proprio il suo nome.
Disegnata da Davide Dessì, torinese laureato con borsa di studio allo IED (Istituto Europeo di Design) e professore alla SPD (Scuola Politecnica di Design), Rina peserà poco più di 1000 kg. e sarà mossa da un propulsore a benzina da 500 CV omologato Euro6. Il cambio sarà ovviamente manuale, mentre gli interni seguiranno lo stile essenziale delle vetture anni ’60, ma riprogettati con linee avvolgenti e sedili di pregio realizzati da Fusina, marchio con il quale la J.M. di Valfenera collabora già da qualche tempo. Non avrà l’autoradio in quanto sarà il motore a comporre la colonna sonora dei suoi spostamenti e le componenti elettroniche saranno essenziali e finalizzate a rendere più performante e confortevole l’autovettura.
Studiato nei minimi dettagli anche il logo che contraddistinguerà Rina e le Automobili Mignatta in generale: una lettera ‘m’ che riprende in toto il lambello azzurro a tre gocce presente sul gonfalone regionale piemontese, retaggio dell'antico stemma che nel 1424 Amedeo VIII, primo duca di Savoia, stabilì per il Principe di Piemonte, titolo spettante all'erede del casato.
Al Caso non sono state lasciate neppure le date di presentazione. Il 29 gennaio 2025 sarà presentato il rendering di Rina e saranno svelati tutti i segreti della vettura, ma solo l’8 maggio sarà possibile vedere concretamente questo gioiello, nato da un sogno perseguito con dedizione e la massima concentrazione possibile sull’obiettivo finale, che sin dall’inizio era già ben chiaro nella mente di Josè Mignatta. Il 29 gennaio ricorre la data di fondazione della J.M. l’azienda fondata nel 1999 da un Josè Mignatta poco più che ventenne, insieme e con l’aiuto dei genitori Michele Mignatta e Serenella Binatti, mentre l’8 maggio è la ricorrenza canonica della Festa della Mamma e nel contempo anche un po' di tutte le donne che lavorano portando avanti anche i doveri famigliari e la scelta di queste date è stata anche qui pensata un po' come un omaggio a ciò che è stato e a quel che sarà, nel segno di Rina e delle Automobili Mignatta di Valfenera d’Asti.
Info e contatti: https://automobilimignatta.com