Vuelta... perchè non a Mondovì?

La corsa "Rossa" transiterà nel 2025 nel cuneese

Roberto Formento 12/12/2024
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La Vuelta sale sul Morté… ma salta Mondovì. Certamente un “bel colpo” per l’intero territorio: il Cuneese, dopo il Tour de France (e dopo, ovviamente, tante tappe al Giro d’Italia) parlerà ciclisticamente anche spagnolo, con l’organizzazione della seconda frazione della Vuelta, il 24 agosto: tappa di 157 km, da Alba a Limone Piemonte, con un passaggio . Il percorso non è ancora stato svelato nei dettagli ma il tracciato, dopo aver percorso la pianura del Saviglianese e del Saluzzese, essersi inoltrato in terra cuneese a Madonna dell’Olmo, transiterà a Villanova, per poi affrontare la salita del Morté (certamente tosta per gli amatori, decisamente semplice per dei professionisti) per poi, attraverso Chiusa Pesio e la pianura, dirigersi verso Borgo San Dalmazzo prima dello stappo finale verso Limone. Primo arrivo in salita in assoluto per la corsa iberica.
Si tratta della seconda delle quattro tappe piemontesi della Vuelta che per la prima volta nella sua storia prende il via dall’Italia, dopo aver celebrato sei partenze dall’estero: Lisbona (1997), Assen (2009), Nimes (2017), Utrecht (2022) e Lisbona-Oeiras (2024). Il primo appuntamento italiano è in calendario il 23 agosto con la Torino Reggia di Venaria-Novara (183 km), terzo il 25 agosto con la San Maurizio Canavese-Ceres (139 km), due frazioni tutto sommato “tranquille” che dovrebbero fungere da antipasto e da rodaggio alle prime montagne, previste già dalla quarta tappa (in programma 26 agosto) che partirà da Susa.
«Il Piemonte è l’unica regione italiana ad ospitare le grandi partenze di tutte e tre le più importanti corse mondiali a tappe ciclistiche su strada - dicono il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport, Cultura e Turismo, Marina Chiarelli - Dopo il Giro d’Italia e il Tour de France, il cui impatto economico sul territorio è stato di 84,5 milioni di euro, il prossimo anno saranno gli atleti della Vuelta a pedalare sul nostro territorio. L’arrivo della gara spagnola conferma la vocazione della regione a ospitare grandi eventi sportivi di rilevanza internazionale e, grazie anche all’elevata esposizione mediatica, la competizione ci porterà nuovamente sulla ribalta mondiale».
In tutto ciò Mondovì rimane “tagliata fuori”. Sicuramente un peccato, visto che comunque la corsa del maillot amarillo solo in Spagna è seguita da oltre un milione di persone e, come noto, il passaggio nelle località funge da “cartolina” per le località staesse. Quetso il pensiero che ha animato un’interrogazione del gruppo consigliare di Centro-sinistra: “Nell’agosto 2025 la Vuelta, giunta alla sua ottantesima edizione, vedrà la sua partenza in Piemonte dalla Reggia di Venaria – scrivono i consiglieri Gasco, Oreglia e Morandini -. La seconda tappa percorrerà la Granda evitando curiosamente proprio Mondovì, facilmente inseribile tra Madonna dell’Olmo e Villanova. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ed il suo assessore a Sport, Cultura e Turismo Marina Chiarelli hanno messo in evidenza l’importanza dell’evento per la nostra regione, vocata ad ospitare grandi eventi sportivi di rilevanza internazionale, occasione da non perdere per l’elevata esposizione mediatica sulla ribalta mondiale. Il passaggio nel 2024 in Piemonte del Giro d’Italia e del Tour de France hanno avuto un impatto economico significativo, con un notevole flusso di spettatori e partecipanti. Ogni euro investito ne ha generati circa otto, dicono ricerche autorevoli. Il tracciato della Vuelta dell’anno prossimo lascia insomma il nostro comune di fatto ai margini di un prestigioso evento sportivo internazionale e dalle sue ricadute in termini di flussi e di lavoro”.
Pertanto i tre consiglieri di Centro-sinistra  chiedono “quali siano stati i passi compiuti per includere Mondovì nel percorso della Vuelta 2025, e perché non siano andati a buon fine. In secondo luogo: nonostante l’esclusione di Mondovì, la Vuelta lambirà comunque il nostro territorio di riferimento: quali iniziative l’amministrazione metterà in campo per consentire ai nostri operatori in campo turistico, ricettivo e commerciale di avvantaggiarsi in qualche modo delle ricadute positive di un evento così importante”.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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