Universitari di Torino studiano la Foresta Fossile

La mostra al Castello prosegue sino all’8 novembre

Massimo Giaccardo 06/11/2025
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Ha suscitato molta curiosità e grande interesse la prima settimana di apertura della mostra <Foreste senza tempo – Alle radici del Parco Fluviale>, in corso sotto il porticato interno del Castello degli Acaja a cura del Museo Geologico <Sacco> e del Parco Fluviale Gesso e Stura, cui Fossano appartiene.
La mostra presenta al grande pubblico la storia e l’evoluzione della Foresta Fossile, risalente a 4 milioni di anni fa, scoperta nel 2016 da Pierluigi Beraudo lungo le sponde del fiume Stura, poche decine di metri a valle del ponte di S.Lazzaro (sulla provinciale Fossano-Salmour) e raggiungibile facilmente percorrendo il <Sentiero del Pastore>.
La rassegna è curata dal naturalista Dario Olivero, consulente del Parco Fluviale, in collaborzione con lo staff del Museo Geologico <Sacco>, coordinato dal geologo Flavio Bauducco, responsabile Ufficio Ambiente del Comune di Fossano, e con il professor Edoardo Martinetto, paleobotanico dell’Università di Torino. Durante la scorsa settimana l esposizione ha ricevuto la visita di numerose classi delle scuole fossanesi, specie delle Primarie e delle Medie: gli alunni si sono particolarmente interressati alle foto di reperti esposti di legno fossilizzato e di conchiglie marine risalenti a 4 milioni di annia fa, quando il nostro territorio fluviale era del tutto diverso da oggi e Fossano (che non eisteva) si trovava al limite del <Mare Padano>, un golfo preistorico che occupava l’attuale pianura del nord Italia, collegato con l’antenato dell’attuale Mare Adriatico. La Foresta Fossile era una foresta pluviale formata sopratutto da alberi di Glyptostrobus Europaeus, tipici degli ambienti paludosi di confine tra la terra e il mare, che si sono carbonificati e fossilizzati.  
La mostra illustra la storia della Foresta Fossile e del suo ritrovamento dopo una piena dello Stura che ha asportato lo strato superiore e l’ha fatta riemergere. La rassegna è molto importante perchè fa conoscere una peculiarità della nostra città ancor troppo poco nota e assolutamente da valorizzare dal punto di vista scientifico ed anche turistico; inoltre, sottolinea come il ritrovamento sia <caduco>, nel senso che è sottoposto al degrado dell’aria, degli agenti atmosferici e di future piene del fiume, così che nei secoli sarà destinato a scomparire e a far emergere lo strato sottostante.
Da sottolineare che tra le visitte effettuate, oltre a quelle del normale pubblico e dei turisti, la più importante è stata quella degli studenti universitari del I Anno del Corso di Scienze Naturali dell’Università di Torino, accompagnati anche quest’anno dai professori Edoardo Martinetto e Massimo Delfino: infatti, le visite alla mostra e direttamente sul sito della Foresta Fossile a Stura sono diventate parte integrante dei corsi di Scienze Naturali dell’Università di Torino perchè quella di Fossano è la Foresta Fossile conservata in fase di crescita più importnte in Italia.
In questo modo i docenti approfondiscono gli studi paleontologici sul nostro territorio e valorizzano queste scoperte anche a livello internazionale. Infatti, nei prossimi mesi gli studi sulla nostra Foresta Fossile saranno portati avanti in Cina in collaborazione con una prestigiosa Università Cinese.
Le visite alla mostra <Foreste senz tempo> proseguono libermente ancora sino a sabato 8 novembre tutti i giorni feriali dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13 (e quando l’ufficio turistico è aperto).
Al mattino, alle ore 9, alle 10 e alle 11, continuano le visite guidate per le scuole su prenotazione contattando il tel. 0171/444501 o la email: didattica.parcofluviale@comune.cuneo.it
Questa mostra, dopo Fossano, diventerà itinerante e verrà portata negli altri Comuni che fanno parte del Parco Fluviale Gesso e Stura e potrà anche essere installata nelle scuole che ne faranno richiesta.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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