Netta e meritatissima vittoria di Borgo Nuovo nel Palio di Fossano 2025: infatti, sabato sera il rione caratterizzato dal simbolo del Leone e dai colori bianco e nero ha trionfato nella Giostra de l’Oca facendo bottino pieno e vincendo sia la gara di Tiro con l’Arco sia la Corsa dei Cavalli.
I bianconeri tornano al trionfare dopo un lungo digiuno durato 19 anni e 17 edizioni della kermesse (2 non disputate per Covid): infatti, il loro ultimo successo risaliva al 2006, mentre i precedenti erano stati conquistati nel 1990-91-92 e nel 2000.
Con questo trionfo il Borgo del Leone nell’albo d’oro raggiunge a quota 6 il Romanisio, alle spalle del capolista Borgo S.Antonio a 10 palii e di Borgo Piazza a 8.
La vittoria dei bianconeri è frutto di una prestazione solidissima che ha visto assoluti protagonisti il fantino fossanese Andrea Fea in sella al cavallo Winner Easy (alla Giostra de l’Oca ribattezzato con il nome storico <Biondino>), che ha vinto la Corsa dei Cavalli primeggiando sua in batteria che in finale, e degli arcieri toscani Paolo Baldini e Marco Pontremolesi e dell’arciere ligure Davide Vicini, trionfatori con 12 oche abbattute nella più equilibrata prova di Tiro con l’Arco. Sia il fantino che gli arcieri sono al loro primo successo nel Palio dei Borghi.
Ma riavvolgiamo il film della serata per capire come si è costruita la vittoria di Borgo Nuovo.
In un’arena di Piazza Castello tutta esaurita (nonostante l’aumento eccessivo dei biglietti) la serata ha preso il via con la sfilata dei cortei storici e con l’ingresso finale di Monarca e Monarchessa insieme al nuovo Palio, ancora scoperto, accompagnato insfiilata, novità 2025, dalla sua pittrice Eleonora Francolino.
Subito dopo, l’intervento istituzionale del sindaco Tallone e poi la benedizione di arcieri e fantini impartita da don Denys Revello, parroco dello Spirito Santo (e, curiosa coincidenza, proprio di Borgo Nuovo!); infine, lo scoprimento del nuovo drappo del Palio da parte dei Monarchi. Drappo poi benedetto sempre da don Revello.
A dare il via alla giostra il proclama del via alle gare letto prima dal Monarca Mattia Folco e poi dalla Monarchessa Giulia Bergese.
Si parte con il Tiro con l’Arco e la squadra di S.Bernardo con Flavio Boscarino, Massimo bertone e Sergio Cappai abbatte subito 11 oche. Apprezzata dal pubblico la novità della segnalazione con una bandiera arancione delle oche considerate valide da parte del giudice di tiro.
Poi nell’alternanza scatta la prima manche della Corsa dei Cavalli, quella con 3 borghi: S.Bernardo, Vecchio e Salice con la curiosa sfida tra i fratelli Matteo (S.Bernardo) e Marco Cuniglio (Vecchio) contro Fabio Ferrero (Salice), fantino del Palio di Asti.
Dopo la prima falsa partenza alla seconda valida Vecchio in testa seguito da S.Bernardo e Salice: tutto uguale al 1° giro, ma la chive della prova è alla fine del 2° giro: Ferrero rimonta ma alla curva dopo la tribuna figuranti tutti vanno larghi e tornano verso la partenza, rischiando anche di travolgere le oche sul traguardo. I fratelli Cuniglio sono più abili a far girare il cavallo e tornano subito indietro per completare l’ultimo giro, mentre Ferrero non ce la fa e arriva addirittura oltre la zona del canapo.
I Cuniglio si involano, prendono la spada e piombano sul traguardo tagliando l’oca con facilità: 1° Marco (Vecchio) e 2° Matteo (S.Bernardo) che vanno in finale. 3° staccatissimo il Salice relegato alla finalina.
Si torna al Tiro con l’Arco e la squadra di Borgo Nuovo offre la prova migliore e va in testa: 12 le oche colpite (6 Pontremolesi e 3 a testa Baldini e Vicini) tra il tripudio dei tifosi bianconeri.
Subito dopo tocca al Romanisio: quest’anno Paolo Gastaldi, Vincenzo Tuveri e Ignazio Ambrogio, restano sottotono e colpiscono solo 7 oche, poche per puntare in alto.
Invece, va meglio Borgo Vecchio: Paolo Bergese, Marco Pertone e Aldo Carrara centrano 10 oche,
Poi davvero deludenti gli arcieri di Borgo Piazza, vincitori del Palio 2024: Daniele Bergia, Fabio Abrate ed Ezio Batignani fanno nettamente peggio con sole 5 oche colpite e vanno in fondo alla classifica. A questo punto Borgo Piazza non può più difendere il titolo.
Si torna ai cavalli con la II batteria a 4 borghi: Borgo Nuovo, Piazza, S.Antonio e Romanisio.
Andrea Fea (Nuovo) parte subito in testa inseguito da Gloria Isaia (Piazza), una donna in gara, mentre Nicolò Chiara (S.Antonio) e Walter Aimar (Romanisio) sono più indietro.
Al 2° giro Fea allunga, mentre Chiara insidia la Isaia, più staccato Aimar.
Al 3° giro nessun problema per Borgo Nuovo che prende la spada e taglia l’oca con un certo margine, Dietro Borgo Piazza si avvantaggia e si piazza al 2° posto qualificandosi alla finalissima precedendo S.Antonio, 3° classificato, mentre uno staccato Romanisio chiude al 4° posto. Chiara e Aimar (penalizzato dal cavalo di riserva esordiente al Palio) sono relegati alla finalina.
A questo punto il Romanisio è già fuori dalla corsa al Palio, così come Borgo Piazza, ultimo nell’arco.
Si torna al Tiro con l’arco con gli ultimi borghi: S.Antonio fa una buona gara, ma non eccellente come gli anni scorsi: Enzo Lazzaroni, Giuliano Faletti e l’esordiente Francesco Bogetti (figlio e nipote d’arte) colpiscono 11 oche e si piazzano al 2° posto parimerito, ma con il cavallo fuori dalla finale S.Antonio è già fuori dai giochi.
La finalina 5°-7° posto dei Cavalli in pratica vale solo per il Salice, mentre S.Antonio e Romanisio non possono più vincere il Palio.
Ferrero parte in testa inseguito da Chiara e Aimar. Le posizioni restano invariate per un paio di giri, poi i primi 2 allungano e Romanisio si stacca. Vince il Salice che si piazza 5° su S.Antonio 6°, mentre Romanisio è 7°, una delle sorprese negative della serata.
Al Tiro con l’Arco resta solo la prova del Salice che per restare in lizza deve assolutamente vincere: Sandro Toti, Filippo Donadoni e Francesco Armentano (sostituto all’ultimo di Igor Piantoni, ammalato) sfiorano la vittoria colpendo anche loro 11 oche e piazzandosi al 2° posto: prova piuttosto buona, ma per puntare al Palio non basta: anche il Salice è fuori dai giochi.
Il Tiro con l’Arco così è vinto dagli esperti arcieri di Borgo Nuovo, tra i più accreditati vantando tutti vittorie e piazzamenti ai Campionati Italiani di Tiro da Campagna e a beragli 3D e anche in gare internazionali. Al 2° posto parimerito con 11 oche colpite S.Antonio, S.Bernardo e Salice. 5° Borgo Vecchio con 10 oche.
Sottotono, invece, Romanisio con 7 oche e Borgo Piazza con 5.
A decidere l’assegnazione della Giostra de l’Oca e del Palio è anche stavolta la Finalissima dei Cavalli con soli 3 borghi in lizza, sopratutto Borgo Nuovo e Borgo S.Bernardo (1° e 2° nell’arco), mentre poche le chance di Borgo Vecchio obbligato a vincere e a sperare che Piazza preceda nell’ordine S.Bernardo e Borgo Nuovo. Di fatto, la sfida è tra bianconeri e biancorossi con l’incognita se i due fratelli Cuniglio si aiuteranno o meno.
Partenza valida, Andrea Fea prende subito la testa inseguito da Matteo Cuniglio, Gloria Isaia e Marco Cuniglio.
Borgo Nuovo sempre in testa al 1° giro e al 2° mentre dietro gli altri 3 si sorpassano e si ostacolano.
Al 3° giro Fea prende bene la spada e piomba sul traguardo tagliando l’oca e precedendo Matteo Cuniglio. Dietro problemi per Marco Cuniglio che si stacca e arriva al 3° posto. Invece, Gloria Isaia non prende la spada e deve fare il giro di penalità piazzandosi al 4° posto.
Anche se i giudici non hanno ancora dato l’ufficialità, non serve fare tanti calcoli: borgo Nuovo ha vinto il Palio 2025 conquistando bottino pieno (18 punti) in entrambe le prove, mentre S.Bernardo, con due buonissimi secondi posti (14 punti) deve accontentarsi della piazza d’onore, pur essendo stato in corsa sino all’ultimo. Infatti, se Matteo Cuniglio avesse vinto la corsa il Palio di sarebbe deciso allo spareggio.
Più staccati Salice al 3° posto, S.Antonio e Borgo Vecchio appaiati al 4° posto; 6° Piazza e 7° Romanisio.
Gli ultrà bianconeri si lanciano giù dalla tribuna esultanti per la vittoria che i giudici confermano e Pinuccio Bellone annuncia al pubblico: trionfa borgo Nuovo.
Gli abbà bianconeri ed il nuovo e giovane presidente Nicolò Chiapello entrano in pista per ricevere dal Monarca, dalla Monarchessa e dal Sindacio il drappo del Palio 2025: i tifosi invadono e scatta la festa bianconera con urla di giubilo e giri di pista per quasi un’ora prima di partire in corteo verso il rione dove i festeggiamenti proseguiranno tutta la notte.
Così si chiude una Giostra de l’Oca dominata da Borgo Nuovo, in cui non ci sono stati ne’ incidenti di gara ne’ polemiche (tranne una piccola protesta per una partenza in una batteria, ma poca cosa) in una serata caldissima e ricca di passione e di emozioni.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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