La Diageo non eviti il confronto

«Serve chiarezza su quanto si sta facendo peril ricollocamento e sugli eventuali acquirenti»

19/04/2025
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Adriana Maria Dellavalle, sindaco di Santa Vittoria dìAlba ha scritto lsa lettera aperta bche segue agli amministratoridella  Diageo, ex Cinzano, esprimento una profonda preoccupazione in merito alla chiusura dello stabilimento Diageo prevista per giugno 2026 e sottolineando anche un certo imbarazzo per il comportamento della proprietà a dir poco latitante nei confronti della comunità locale. Ecco di seguito il testo.
«Il Consiglio Comunale, riunitosi in seduta aperta il 20 marzo scorso per discutere di questa grave situazione, ha evidenziato l’inaccettabilità delle modalità e delle azioni previste per tale chiusura.
Dispiace constatare che sia alla suddetta riunione, nonostante l’importanza della tematica, che anche alla tavola rotonda aperta organizzata il 7 aprile dal Vescovo della diocesi di Alba sul tema: “Riconvertire la ex-Cinzano-Diageo, le persone al centro” ci sia stata sempre la mancata presenza e partecipazione della dirigenza Diageo.
Dopo oltre vent’anni di operatività sul nostro territorio, con un bilancio altamente positivo e riconoscimenti per l’eccellenza dei dipendenti e delle prestazioni dello stabilimento, la decisione di chiudere senza un piano adeguato di tutela per i lavoratori e per il territorio ci appare anche se, legalmente legittima, eticamente discutibile.
Le azioni intraprese fino ad ora dimostrano una discrepanza evidente tra le dichiarazioni di impegno sociale di Diageo e le concrete iniziative intraprese a favore della comunità. Il piano sociale presentato prevede appena 10 posizioni lavorative presso la sede commerciale di Diageo Italia e 20 in altre sedi del Nord Europa, a fronte della perdita di 350 posti di lavoro. Inoltre, non si riscontra una partecipazione attiva da parte della Vostra azienda al mantenimento o ricollocamento del personale, un aspetto che riteniamo fondamentale per un’uscita responsabile dal territorio.
Si parla di una possibile vendita del sito per la prosecuzione di un’attività lavorativa, ma è lecito chiedersi quanto Diageo stia realmente lavorando affinché questa transizione sia equa e vantaggiosa per nuovi acquirenti e per la comunità.
In tale contesto, riteniamo imprescindibile che Diageo chiarisca come questa decisione si concili con le certificazioni ESG, che dichiarate essere alla base del vostro operato. È evidente che la sostenibilità non si riferisce unicamente alla tutela ambientale, ma anche all’impatto sociale ed economico sulle persone, sulla cultura e sulle comunità in cui l’azienda opera. Il nostro territorio ha
contribuito in maniera significativa al successo del Gruppo Diageo, e oggi chiede un ritorno in termini di responsabilità sociale.
Desideriamo inoltre sottolineare il valore storico del sito, ex proprietà Cinzano, che ospita una villa di grande pregio, con arredi della Real Casa Savoia, le antiche grotte di vinificazione e l’inestimabile Glass Collection, unica al mondo. Se in passato abbiamo accettato con rammarico la Vostra chiusura a una valorizzazione storico-culturale di questi beni, oggi riteniamo necessario un impegno concreto per garantirne la salvaguardia e l’eventuale fruizione futura.
Chiediamo con forza che questo processo di chiusura venga gestito con trasparenza, responsabilità e coinvolgimento delle istituzioni locali. Ad oggi, la cessione del sito sembra affidata a una società esterna che limita l’accesso alle informazioni con la motivazione della riservatezza. Questo atteggiamento è secondo noi inaccettabile, considerando l’impatto sociale ed economico di tale decisione.
Santa Vittoria d’Alba può sembrare una realtà marginale agli occhi di una multinazionale delle dimensioni di Diageo, ma vogliamo ricordare che i principi etici e di responsabilità sociale d’impresa valgono ovunque, indipendentemente dalla grandezza del territorio.
Ci auguriamo che possa essere organizzato un incontro chiarificatore e che possano emergere soluzioni meno traumatiche per il nostro paese e per il tessuto produttivo italiano».
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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