Il Politecnico a Mondovì svela i suoi laboratori nella Notte europea dei Ricercatori

Dalla stampa in 3D alla meccanica, sino alle «piante che ci parlano»: sabato un open day

Roberto Formento 26/09/2025
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Nel corso degli anni si è spesso approfondito il tema del rapporto tra la città di Mondovì e la sede decentrata del Politecnico: un rapporto spesso controverso, con una sensazione di scollatura tra le due realtà che ha quasi sempre prevalso sul sentimento di piena integrazione. La compenetrazione tra Mondovì, Monregalese, territorio e Politecnico può passare dai laboratori di ricerca, che sabato si sveleranno al pubblico in occasione della Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici - iniziativa promossa ormai da vent’anni dalla Commissione Europea, che si svolge in tutta Italia, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini e in particolare i giovani al mondo della ricerca scientifica – e che abbiamo visitato in anteprima con la guida del professor Alberto Tagliaferro, responsabile della sede monregalese del Poli.
“Si tratta di laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico – spiega il prof. Tagliaferro – che fanno parte di una rete, con il mutuo accesso a strutture apparecchiature: l’utenza può arrivare da tutta Italia. L’utilizzo dei laboratori è pensato non solo per docenti e ricercatori, ma anche per le aziende: è il nostro modo di interagire con il territorio”. I laboratori sono in fase di completamento: in parte sono pienamente operativi, in parte ancora in fase di allestimento, nell’attesa di traslochi di macchinari già presenti in loco e dell’arrivo di ulteriore attrezzatura. Verosimilmente, potranno viaggiare a pieno regime per la fine dell’anno solare.
Due dei laboratori si trovano al piano terra dello stabile delle ex-Scuole Battaglia: il laboratorio di stampa in 3D (prof. Fino e Lombardi) e quello di spettroscopia agroalimentare (prof. Tagliaferro e Geobaldo); al primo piano invece il laboratorio dedicato ai biocombustibili derivati da processi biologici (prof. Fino), quello dei test meccanici sui materiali (prof. Rosso) e quello per l’analisi biolettrica delle piante (prof. Demarchi). Molto curioso in particolare quest’ultimo: attraverso le apposite apparecchiature le piante ci “parlano”, in pratica, evidenziando i loro bisogni dalla lettura di determinati parametri.
“Dalle 38 matricole del 2023 alle 49 del 2024, Mondovì è passata ai 64 nuovi iscritti del presente anno accademico – evidenzia il prof. Tagliaferro -: segno di un’attenzione nuova verso la sede monregalese, che si sta ‘aprendo’ e si sta facendo conoscere. A tal proposito, quando i laboratori saranno pienamente operativi, organizzeremo una serie di incontri con le Associazioni di categoria del territorio per promuovere la loro attività”.
Nel frattempo i laboratori si svelano al pubblico: sabato 27 settembre, dalle 17 alle 19, la giornata al Politecnico sarà dedicata a visite guidate. “L’obiettivo – spiegano dal Poli - è rendere partecipe la cittadinanza di un argomento di attualità che avrà ripercussioni sulle vite future di tutti, ma anche condividere le attività di frontiera che si sviluppano presso la sede e che la rendono un punto di riferimento a livello nazionale e non solo. I cittadini verranno accompagnati nei vari laboratori e verranno loro illustrate le attività che vi hanno luogo. Inoltre, alcune scuole superiori di Mondovì (ITIS, Licei; Agraria) allestiranno presso la sede delle postazioni in cui presenteranno delle attività svolte dai loro studenti”.
La Notte Europea dei ricercatori alla sede di Mondovì del Politecnico rappresenterà inoltre un prezioso momento di approfondimento su un tema quantomai attuale: l’intelligenza artificiale, di cui si parlerà nella prima parte della giornata. Esperti del Politecnico di Torino discuteranno dell’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale e di come ridurre le infrastrutture necessarie. Verranno inoltre affrontati aspetti insoliti sull’uso dell’Intelligenza artificiale in ambito umanistico
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