I barbari alla conquista di Salmour

L’attuale nome del paesino cuneese potrebbe derivare Vicus Sarmatorius, ossia “Villaggio dei Sarmati”

Alessandro Marini 22/12/2024
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Oggi Salmour, come tutti sanno, è un piccolo paesino di poco più di settecento abitanti della pianura fossanese, ma forse dietro il suo nome è celata una grande e interessante storia che porta alla luce un pezzo importante della storia cuneese durante gli ultimi anni dell’Impero Romano.
La prima testimonianza storica della località risale al 901, quando l’imperatore Ludovico IV il Fanciullo donò al potente vescovo di Asti la località di “Sarmatorium” che deriverebbe dal toponimo Vicus Sarmatorius, ossia “Villaggio dei Sarmati”. I Sarmati furono un antico popolo barbarico, noti specialmente per la loro abilità di arcieri a cavallo. Provenivano da un’area corrispondente all’attuale Iran. Durante la loro storia, i Sarmati si ritrovarono spesso a combattere contro i Romani, ma talvolta ne furono anche fidati alleati. Per esempio, negli anni del regno di Marco Aurelio, i Sarmati vennero impiegati in Britannia, probabilmente per respingere la pressione dei temibili Scoti.
Tuttavia, a partire dalla fine del II secolo d.C. e sempre più di frequente in seguito, i barbari incominciarono ad ottenere la possibilità di stanziarsi all’interno dell’Impero come “foederati”.
A tal proposito, basandosi sulla Notitia dignitatum, documento risalente tra la fine del IV secolo e gli inizi del V secolo, è attestata la presenza in Italia di 15 colonie sarmate, molte delle quali stanziate nella pianura Padana e di cui una a proprio nella città di Pollentia, attuale Pollenzo. Quindi, data la vicinanza tra Pollenza e Salmour, non è impossibile che il nome “Sarmatorium” derivi dal popolo dei Sarmati che magari si stanziarono nella più periferica Augusta Bagiennorum durante la crisi del V secolo, in modo tale da sfuggire ai saccheggi di quei barbari che non si erano federati con Roma e quindi non romanizzati. D’altronde, Augusta Bagiennorum, sebbene spopolata rispetto ai secoli precedenti, rimase un centro attivo fino al X secolo.
In più, a riprova della vicinanza etimologica dei due termine, è il fatto che i nobili che governarono su Salmour tra l’Alto e il Basso Medioevo, erano conosciuti come signori di Sarmatorio.
Tuttavia, è anche possibile che Salmour derivi da “sarmassa”, termine che indica territori acquitrinosi e salmastri.
 
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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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