La Città delle Paci, riferimento di un esteso territorio che unisce gran parte del Piemonte del Sud, si prepara alla riedizione di "GustaCherasco", nel cui ambito l'amministrazione comunale celebrerà, domenica 26 ottobre in sinergia e in tandem con la Confederazione Italiana Elicicoltori (CIE), una serie di eventi scientifici e di "matrimoni golosi" fra l'eccellenza elicicola e un ampio paniere diversificato di specialità della provincia Cuneese.
Prevista, in occasione del successivo ricevimento ufficiale, la presenza del Banchiere giornalista Beppe Ghisolfi, appena rientrato da Washington e dalla plenaria del Gruppo mondiale delle Casse di risparmio concomitante con il Fondo monetario internazionale.
Come è stato ribadito dai soggetti istituzionali e associativi, promotori e organizzatori della molto attesa manifestazione che mette a tavola e in vetrina bellezze e gusti di un intero territorio, "lumache e chiocciole si qualificano per essere parte di un vasto progetto attinente alla buona economia geografica, alla gastronomia e al benessere, che crea momenti di cooperazione fra comunità locali e con altre prelibatezze i cui ricettari sono riconosciuti a livello non soltanto regionale. Perché una Capitale elicicola, quale Cherasco è, sa essere punto di attrazione e di unione di progetti, saperi e sapori".
Ecco, allora, che lumache e chiocciole incontreranno a tavola a mezzogiorno, per la gioia di palati sempre più numerosi ed esigenti, una sfilata di prodotti tipici senza bisogno di presentazioni: dalla Zucca di Piozzo al Gorgonzola di Cavallermaggiore, dai "Cruset" (primi piatti fatti a mano) di Borgo San Dalmazzo ai Porri di Cervere, dalle Nocciole di Cortemilia fino alle Pere Madernassa di Vezza d’Alba, il tutto annaffiato dal vino bianco Nascetta di Novello.
La tavola sarà, come sempre, preceduta dalla scienza, il cui contributo resta fondamentale per la piena comprensione della filiera allevatoriale e agroalimentare elicicola e per una corretta selezione dei principi nutrizionali e gestionali alla base di allevamenti sostenibili, non intensivi e all'aria aperta, per il benessere dei piccoli animali che si traduce in salubrità e gusto per il consumatore finale.
L'appuntamento è quindi fissato per il mattino, a partire dalle ore 10, nella Sala delle conferenze della Chiesa di San Gregorio, con il Convegno sul “metodo breve o naturale” organizzato dalla CIE, la Confederazione Italiana degli Elicicoltori, per promuovere in concreto la filosofia dell’allevamento all’aperto con alimentazione fresca, in contrapposizione a un modello puramente "industrialista" dove le chiocciole vengono allevate “in batteria” con mangimi seriali e con tempi più ridotti a discapito della pietanza finale e di chi deve consumarla.
“Filiera Lumache Italiane - spiegano dalla CIE - dovrà mettere fine a questa tendenza, affinché si ritorni al piatto della tradizione sapientemente cucinato in base alla ricetta tramandate attraverso le generazioni e fino ai giorni nostri".
Alle manifestazioni di plauso si uniscono quelle del Banchiere Beppe Ghisolfi, storico amico della rassegna e la cui presenza è prevista per il successivo ricevimento ufficiale.