Lo scorso week-end a Fossano è stata protagonista la fiera ortofrutticola <Coloratissimo Autunno> che anche quest’anno si è confermata una vetrina importante delle eccellenze del settore degli ortaggi e della frutta del nostro territorio: la rassegna è stata organizzata come sempre dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Fossano e dalla Coldiretti Zona di Fossano, in collaborazione con la condotta locale di Slow Food, del Borgo Romanisio e delle Pro Loco delle 15 frazioni fossanesi, dell’Ascom Fossano e con l’indispensabile supporto della Cassa di Risparmio di Fossano Spa, da sempre sponsor dell’evento.
La fiera ha confermato la vocazione agricola del Fossanese e la sua funzione di promozione dei prodotti del territorio proposti da una cinquantina di aziende del settore che hanno dato vita sia alla mostra-mercato con vendita diretta sia all’esposizione della frutta e verdura di eccellenza poi andate all’asta alla conclusione della rassegna.
La fiera è stata inaugurata nel primo pomeriggio di sabato con l’intervento degli organizzatori e di numerose autorità locali e rappresentanti delle categorie produttive. Tra i vari interventi da sottolineare quelli del senatore Giorgio Bergesio e di Raffaele Tortalla, presidente di Coldiretti Fossano, che hanno rimarcato l’impegno dei produttori agricoli a puntare sulla qualità, sull’innovazione e sul rapporto diretto produttore-consumatore per battere la crisi che sta colpendo da tempo il comparto agricolo a causa dell’aumento dei costi di produzione e della diminuzione di vendite e ricavi.
Da questo punto di vista eventi come Coloratissimo Autunno sono fondamentali per rinsaldare i legami tra chi produce e chi consuma e per far comprendere al consumatore che sul nostro territorio si trovano prodotti di qualità a prezzi accessibili e che puntare sulla qualità paga in termini di salute e di gusto. L’altro aspetto che ha promosso la fiera è quello della stagionalità dei prodotti agricoli, che tanti consumatori non considerano, ma che è utile per valorizzare i prodotti tipici in ogni stagione, che non hanno nulla da invidiare a quelli più esotici.
Questi obiettivi sono stati centrati solo in parte dalla fiera, poiché la prima parte di sabato pomeriggio è trascorsa più in sordina con un numero minore di visitatori e clienti. Molto meglio la domenica in cui, specie al mattino, c’è stato il pienone, grazie al connubio con la Strafossan, la camminata di solidarietà che quest’anno ha attraversato la fiera che ha offerto un omaggio ai partecipanti. Un connubio interessante e da ripetere anche nelle prossime edizioni, magari con una maggiore integrazione tra i due eventi.
Maggior successo ha riscosso la parte gastronomica affidata per il terzo anno alla Pro Loco Romanisio e alle pro loco delle 15 frazioni fossanesi: infatti, tra la cena di sabato e il pranzo di domenica i commensali sono stati quasi 1300 (oltre 700 a cena e oltre 400 a pranzo) e alcuni hanno partecipato ad entrambi. Molto apprezzati tutti i gustosi piatti proposti da ogni pro loco, parecchie delle quali hanno esaurito tutte le scorte.
Migliorato anche il confort dei commensali grazie alla tendostruttura allestita sul piazzale del capannone piccoli animali che ha ospitato le tavolate. In serata molto suggestivo lo spettacolo dei fuochi artificiali sul piazzale dell’ex-Foro Boario che ha coinvolto alcune centinaia di spettatori, ma ne avrebbe meritati molto di più: per il futuro l’evento andrebbe meglio diffuso con una pubblicità specifica del’evento in se’ e non solo nel cartellone della fiera (e magari durante i fuochi sarebbe opportuno spegnere i fari del piazzale, almeno dal lato in cui si tiene lo spettacolo pirotecnico).
Per il resto buona partecipazione sempre al sabato sera al concerto con serata danzante animata dall’orchesta di Sonia De Castelli, e buon interesse, soprattutto domenica, per l’orto didattico allestito da Slow Food Fossano e per i prodotti tipici liguri e lo showcooking del laboratorio del pesto, proposti sempre da Slow Food insieme agli chef e arrivati dalla città ligure di Andora.
Come sempre, oltre al successo della cena e del pranzo a base di prodotti tipici e di qualità, uno dei momenti clou è stata l’ormai tradizionale asta della frutta e verdura messe in mostra da una trentina di aziende agricole di eccellenza: l’asta